La Certificazione Unica per forfettari e per chi rientra nel regime dei minimi non sarà più obbligatoria, andiamo a scoprire tutte le novità in merito.

Certificazione Unica per forfettari e regime dei minimi

A partire dal 1° gennaio 2024, non sarà più necessario per coloro che rientrano nel regime dei forfettari o dei minimi inviare la Certificazione Unica tramite il sostituto di imposta. Questo rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di semplificazione degli obblighi fiscali e tributari.

Il decreto legislativo, che ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri il 23 ottobre 2023, introduce diverse modifiche nell’ambito fiscale, nell’ottica di attuare una riforma fiscale. Queste innovazioni non comportano una riduzione delle entrate fiscali e saranno applicate immediatamente.

Quando sarà abolito l’obbligo di certificazione Unica per i forfettari?

A partire dai pagamenti effettuati da gennaio 2024, l’obbligo di trasmettere la Certificazione Unica da parte dei sostituti di imposta aderenti al regime forfettario o al regime dei minimi viene eliminato. Ciò significa che per i pagamenti effettuati nel corso del 2023, la Certificazione Unica deve essere inviata entro il mese di febbraio 2024.

A partire dall’anno successivo, entra in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica per tutte le partite IVA, indipendentemente dall’importo dei ricavi. Di conseguenza, non sarà più necessario preparare e inviare la Certificazione Unica.

Va ricordato che dal luglio 2022, l’obbligo di fatturazione elettronica riguarda le partite IVA con un volume di ricavi e compensi superiori a 25.000 euro all’anno, indipendentemente dal regime fiscale in cui operano.

A partire dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica si estende ai titolari di partita IVA, rendendo tutti gli importi fatturati disponibili immediatamente per l’Agenzia delle Entrate.

Cosa cambia per forfettari e minimi?

La nuova regolamentazione apporta modifiche all’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 322 del 1998, il quale non richiederà più ai titolari di partita IVA in regime semplificato di trasmettere e consegnare la Certificazione Unica.

A causa dell’ampia diffusione dell’obbligo di fatturazione elettronica, che coinvolge ormai anche i contribuenti con ricavi inferiori a 25.000 euro, le informazioni relative alle detrazioni fiscali effettuate sui redditi dei lavoratori saranno automaticamente disponibili nei registri dell’Agenzia delle Entrate grazie alla trasmissione tramite il Sistema di Interscambio delle fatture relative alle operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2024.

L’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica comporta un ulteriore livello di semplificazione poiché, a partire dal 2024 (con riferimento al periodo d’imposta 2023), sarà resa disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA. Ciò avviene in ottemperanza all’articolo 16, comma 1, lettera g) della legge numero 111/2023 (legge di delega fiscale), che promuove l’uso delle dichiarazioni precompilate attraverso sistemi premiali e amplia il numero di contribuenti interessati.