Gaza, un noto giornalista palestinese di Al Jazeera, in diretta ha scoperto della morte della moglie e dei suoi due giovanissimi figli a seguito di un raid israeliano.

L’ha scoperto ed è corso subito in ospedale, da dove è uscito con in braccio sua figlia, ormai senza vita. Le immagini fanno il giro del mondo, toccando il cuore di milioni di utenti.

Gaza, il video drammatico del giornalista di Al Jazeera

Wael Dahdouh, è questo il nome del giornalista corrispondente a Gaza che ha visto in poco tempo scomparire per sempre tutta la sua famiglia. Si trovava in diretta tv quando ha saputo che sua moglie e i suoi due figli sono stati uccisi durante un raid israeliano.

I ragazzi erano minorenni: e i social media esplodono di dolore tra commenti, shock e cordoglio, davanti alle immagini strazianti del giornalista che piange di dolore, alla realizzazione della tragedia.

Una famiglia completamente distrutta e lacrime a non finire per Wael Dahdouh che stava seguendo da giorni gli attacchi israeliani a Gaza per la tv del Qatar di cui è direttore dell’ufficio del canale e corrispondente.

Nel video le immagini sono toccanti e forti. Il giornalista entra nell’spedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah nel disperato tentativo di rivedere i suoi parenti presso l’obitorio. Tra le braccia stringe forte il corpo privo di vita della sua seconda figlia e i social esplodono di commenti e ricondivisioni che si moltiplicano in poco tempo.

La natura dell’attacco

Il raid ha colpito il campo profughi di Nuseirat nel quale moglie e figli del giornalista si erano trasferiti provvisoriamente. Questo, a seguito dell’evacuazione dalla loro casa d’origine, situata a nord della Striscia di Gaza.

Sappiamo che sono riusciti a salvarsi alcuni altri parenti del corrispondente, compresa una piccola nipote ma, come già appreso, per moglie e figli non c’è stato nulla da fare. Pare che il primogenito, quello di 15 anni, avesse desiderio di seguire le orme di suo padre e svolgere lo stesso lavoro. Tra lacrime e macerie, sono sfumate anche oggi tutte le speranze.

Le parole di Wael Dahdouh

Ancora straziato dal dolore, il giornalista si è espresso così riguardo la natura dei recenti attacchi:

“Quello che è successo è chiaro, si tratta di una serie di attacchi mirati contro bambini, donne e civili. Stavo giusto riferendo da Yarmouk di un simile attacco, e i raid israeliani hanno preso di mira molte aree, incluso Nuseirat. Avevamo i nostri dubbi che l’occupazione israeliana non avrebbe lasciato andare queste persone senza punirle. E purtroppo è quello che è successo”.

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