Antonio Albanese e l’attacco a Sangiuliano per via della decisione che riguarda i tagli al cinema italiano. Il regista presenta il suo nuovo film “Cento Domeniche”, dedicato alla classe operaia, e lancia accuse pesanti al ministero.
Parla ai microfoni di Tag24, in occasione del red carpet alla Festa del Cinema di Roma 2023.
Albanese, attacco a Sangiuliano alla Festa del Cinema
L’attore e regista si prepara per la presentazione di Cento Domeniche, un film che mostra realtà attualissime e toccanti: un drammatico progetto cinematografico di Albanese sulla triste realtà di un operaio di Olginate, in provincia di Lecco, che si fida delle banche e mette da parte i suoi risparmi per avere delle piccoli soddisfazioni a livello familiare.
I risvolti della vicenda, per il nostro protagonista, saranno inaspettatamente amari.
E se di attualità spesso si parla, alla Festa del Cinema di Roma, il regista si è mostrato indignato per i recenti tagli al cinema, confermati dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Si parla di tagli da 36 milioni al cinema italiano.
Albanese, su questa decisione annunciata dal ministero ha dichiarato:
“E’ una grande vergogna questa! E’ un peccato per tutti quelli, anche per quelli che l’hanno deciso. E se ne renderanno conto troppo in ritardo, come sempre.”
Antonio Albanese in Cento Domeniche: “Il cinema deve aiutare”
Un film in cui Albanese mostra una realtà piena di anima e punto di vista personale, un mondo che ben conosce e a cui riesce a dare voce, lo vuole raccontare così:
“Il mondo delle mie origini, il mondo operaio, quello un po’ dimenticato. Desideravo onorare questo mondo e raccontare di questa vergogna.”
E in questo periodo di agitazioni sindacali, quanto è importante che il cinema dia una mano a questo mondo operaio?
Lo spiega Antonio Albanese:
“Il cinema deve essere capace di aiutare come è sempre stato per tradizione. Ma da un po’ di tempo un certo cinema si è imborghesito un po’ e quindi ha dimenticato quelli che io chiamo i numeri uno.”
“Cento Domeniche” è una storia vera?
Antonio Albanese racconta l’ispirazione del suo film, facendo riferimento non ad un personaggio in particolare o ad un uomo che è stato protagonista storico di una vicenda, ma ad un racconto verosimile, che potrebbe essere capitato a centinaia di altri operai.
“Sono centinaia di migliaia di storie vere, di persone tradite da crack bancari, persone completamente distrutte, annientate, persone che hanno risparmiato quel poco che basta per andare avanti, per poi ritrovarsi vuoti e soli.”
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