Velocità, estro e tanta fantasia. Erano queste le qualità principali di Carmine Gautieri, ala destra che in carriera ha vestito ben 13 maglie diverse, raggiungendo però l’apice del successo con la Roma di Zeman. Un lungo girovagare, dalla provincia di Napoli per mezza Italia. Ma la capitale ha segnato il suo percorso e il suo cuore è rimasto giallorosso. Per commentare il match di Europa League che andrà in scena domani allo stadio Olimpico, Roma-Slavia Praga, Gautieri è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Roma-Slavia Praga, Gautieri a Tag24

Due partite e due vittorie, la Roma in Europa League fino a questo momento ha fatto un percorso netto. Domani però allo stadio Olimpico arriva lo Slavia Praga, l’altra formazione a punteggio pieno nel girone G. Non sarà facile, ma la squadra di Mourinho sa bene che vincere potrebbe già rappresentare una seria ipoteca sul passaggio del turno. I giallorossi ripartiranno dal gol di El Shaarawy contro il Monza. Una rete segnata quasi allo scadere del tempo regolamentare che è stata come una liberazione per l’attaccante e per tutta la squadra. Per commentare Roma-Slavia Praga, Gautieri, ex calciatore che ha vestito la maglia giallorossa dal 1997 al 1999, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Archiviato il ritorno del campionato, domani la Roma tornerà in campo europeo contro lo Slavia Praga. Che partita sarà?

“Non sarà così semplice, anzi. Mi aspetto una partita complicata ma sono convinto che se la Roma gioca come sa potrà portare a casa il risultato pieno. Deve ripartire dal carattere che ha mostrato domenica nella sfida con il Monza. Il gol arrivato al novantesimo minuto deve dare la giusta energia per i prossimi impegni. Però è chiaro che questa è una competizione completamente diversa dal campionato. L’importante sarà giocare con la massima concentrazione per oltre novanta minuti, non si può lasciare nulla al caso”.

Della partita contro il Monza hai preso il carattere, ma del gioco che mi dici? Qualcuno ha iniziato a criticare Mourinho per questo…

“Non scherziamo, l’ho già detto più volte nell’ultimo periodo e lo ripeto anche in questa occasione. Non si può criticare uno come Mourinho. Parliamo di un allenatore che ha vinto tutto ciò che poteva vincere nella sua carriera. Nel suo palmarès ci sono scudetti, Champions, Coppe nazionali ed europee. Ma di che parliamo? Screditare Mourinho secondo me è una bestemmia al calcio. il suo modo di fare ha portato a grandissimi trofei. Si parla spesso di allenatori che esprimono un grandissimo calcio, ma magari in carriera non hanno mai vinto nulla. Bisogna capire se i tifosi vogliono vincere, giocando normale, oppure vogliono giocare bene e magari non vincere niente. Non ci dimentichiamo che la Roma grazie a lui ha già portato a casa una Coppa e se l’arbitro Taylor avesse concesso quel rigore, probabilmente, avrebbe vinto anche l’Europa League. Mettere in dubbio Mourinho proprio no, non va bene”.

A proposito di quella finale, si ha la sensazione che per come è finita, Mourinho voglia riprovarci. L’Europa League è l’obiettivo dichiarato di questa stagione?

“Sicuramente, questa squadra può e vuole arrivare fino in fondo. Lo scorso anno secondo me meritava di portarla a casa, ma adesso bisogna resettare tutto. In questa stagione sarà diverso, è un’altra annata, ma la Roma se la può giocare con tutti perché ha una rosa importante, quando sono tutti disponibili e a disposizione, e ha un allenatore che dal punto di vista europeo è uno dei più forti. Sa bene come gestire il gruppo, come preparare determinate partite e come portare a casa il risultato. È chiaro che poi di fronte c’è l’avversario, che a volte può rivelarsi più forte, altre più fortunato. Ma in linea di massima a lungo termine la qualità viene fuori”.

Hai parlato di indisponibili, quanto pesa l’assenza di Dybala?

“Dybala è un giocatore straordinario, che ha qualità importantissime e uno dei pochi, in Italia, in grado di rompere gli equilibri. Anche in una partita sottotono, uno come lui è capace di cambiare passo e te la fa vincere. Dispiace perché spesso cade in qualche infortunio, ma d’altronde se non fosse fragile fisicamente sarebbe uno dei giocatori più forti in assoluto. Però la Roma ha bisogno di lui, gli serve come il pane. Anche domenica, contro il Monza, lui avrebbe potuto fare la differenza e risolverla prima”.

L’obiettivo in campionato resta la qualificazione in Champions League?

“Certo, questa rosa è forte e deve ambire ai primi quattro posti. Tornare in Champions League è il primo passo. Poi è chiaro che tutti i tifosi romanisti, io compreso, ci aspettiamo che la Roma possa prima o poi tornare a lottare per le prime posizioni e magari portare a casa uno scudetto che manca davvero da tantissimi anni. Però senza fare voli pindarici, in Champions ci deve arrivare”.