Dopo un lungo addio durato 13 anni, Mike Portnoy iconico batterista dei Dream Theater è tornato nuovamente all’interno della band.
L’ultimo album registrato insieme ai suoi compagni di viaggio è stato Black Clouds & Silver Linings del 2009 e prima dell’abbandono avvenuto nel 2010, il gruppo ha pubblicato con la formazione completa 10 dischi consecutivi.
Per un breve periodo Portnoy ha collaborato negli Avenged Sevenfold per la registrazione del loro album “Nightmare” dopo la precoce dipartita del membro fondamentale Jimmy “The Rev”, co-vocalist, tastierista e batterista.
Grande ritorno in casa Dream Theater: riecco il batterista Mike Portnoy
Il batterista ha rilasciato una lunga dichiarazione in cui ha espresso la sua felicità per essersi riconciliato con gli altri membri della band, oltre ad essere stata una grande sorpresa per tutti i fan di lunga data che aspettavano questo momento.
Una news positiva sopraggiunta dopo la morte del chitarrista dei Massive Attack morto di cancro ai polmoni a 62 anni, una tra le band più amate dell’elettronica e del genere trip-hop.
“Sono sopraffatto dalla gioia di tornare a casa e di riunirmi ai miei fratelli! C’è così tanta storia condivisa tra tutti noi… così tanti ricordi, così tanta musica… pensare che stiamo arrivando a 40 anni dall’inizio di questo viaggio! L’idea di creare nuova musica insieme è così eccitante, e non vedo assolutamente l’ora di mettermi in viaggio e suonare dal vivo per un’intera nuova generazione di fan che non erano mai riusciti a vedere questa formazione prima. Non c’è nessun posto come casa!”
Chi era il sostituto di Mike Portnoy
I Dream Theater hanno sostituito Portnoy con Mike Mangini, che in precedenza aveva lavorato con gli Extreme e Steve Vai.
Mangini dal canto suo ha compreso la situazione e ringraziato la band per tutti gli anni di lavoro insieme, precisando di aver sempre saputo di essere soltanto un turnista e di essersi impegnato al massimo durante questa esperienza:
“Capisco la decisione dei Dream Theater di riavere Mike Portnoy in questo momento. Come è stato detto fin dal primo giorno, il mio compito non era quello di ricoprire tutti i ruoli che Mike ricopriva nella band. Dovevo suonare la batteria per aiutare la band ad andare avanti. Il mio ruolo principale nel mantenere attivo il nostro spettacolo dal vivo ogni sera è stata un’esperienza intensa e gratificante. Per fortuna, ho avuto modo di sperimentare la musica con questi musicisti iconici, oltre ad alcuni momenti divertenti intrisi di umorismo. Mi è anche piaciuto molto passare molto tempo con la troupe”.