Continua la guerra in Medio Oriente, la giornata di oggi 25 ottobre 2023 si è aperta all’insegna delle polemiche contro il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Erdogan in maniera sorprendente si schiera dalla parte della Palestina e definisce le milizie di Hamas come “liberatori” e denuncia le azioni militari di Israele a Gaza.
Guerra in Medio Oriente: che succede oggi 25 ottobre 2023
Le parole su Israele di Guterres non sono certamente passate inosservate e nonostante il segretario delle Nazioni Unite abbia “ritrattato” quanto affermato nel corso del Consiglio di Sicurezza i vertici israeliani hanno deciso di negare i visti ai funzionari Onu. Nella mattinata il presidente turco Erdogan ha affermato che Israele sta compiendo crimini contro l’umanità a Gaza e che i miliziani di Hamas sono “liberatori e non terroristi”. Parole destinate a creare ulteriori polemiche.
L’operazione via terra rinviata
Non mancano le novità anche sul campo di battaglia. Lo Stato ebraico ha per ora accettato la richiesta degli Usa di ritardare l’invasione di Gaza così da consentire agli Stati Uniti di spostare i missili nell’area. Il Pentagono sta schierando nella regione quasi una dozzina di sistemi di difesa aerea, anche per proteggere le truppe statunitensi in servizio in Medio Oriente.
Il lungo sfogo di Lapid su X, stasera parla Netanyahu
Nella giornata di oggi il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha scritto un lungo post su X in cui ha rivolto una sorta di appello alla sinistra globale, presente in questi giorni nelle piazze di tutto il mondo dalla parte della Palestina. Lapid ha voluto ribadire che sono morte 1400 persone dall’inizio del conflitto e ha spiegato le differenze tra Hamas ed altri movimenti per la Palestina: ecco cosa ha detto il leader dell’opposizione israeliana. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, si rivolgerà questa sera alla nazione di Israele.
Aumenta il bilancio dei morti
Il Ministero della Sanità palestinese ha affermato che ad oggi 6504 palestinesi sono stati uccisi e circa 19000 feriti. Il 70% delle vittime è rappresentato da bambini, donne e anziani, tra cui 2500 bambini. Una situazione che potrebbe aggravarsi se Israele decidesse di attaccare via terra Gaza. Riguardo all’attacco il presidente Macron ha invitato ad evitare questa eventualità che potrebbe rivelarsi distruttiva.
Le parole di Biden sui social
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, qualche ora fa sul suo account ufficiale X ha pubblicato alcune significative parole di conforto rivolte alle vittime della guerra tra Israele e Palestina, ricordando anche l’importanza di contrastare l’antisemitismo e l’islamofobia che in questi giorni dilagano in molti paesi, sfociando in episodi di violenza.
Ecco il post del Presidente Biden:
Il Presidente ha poi commentato la tragedia del conflitto israelo-palestinese, sottolineando la sua preoccupazione per le sorti della guerra ha dichiarato che:
“Non ci sarà nessun ritorno allo status quo dopo il massacro del 7 ottobre. La soluzione dei due Stati viene dopo”.
Nella conferenza stampa di oggi alla Casa Bianca, Joe Biden si è detto perplesso sul numero delle vittime riportato dalle fonti palestinesi e ha dichiarato che:
“Penso che dovremmo essere incredibilmente attenti, Israele dovrebbe essere incredibilmente attento per non coinvolgere i civili. Ma non ho fiducia sui numeri che i palestinesi stanno fornendo attualmente”.
Onu convoca sessione straordinaria dell’Assemblea per il 26 ottobre 2023
Arriva poco fa la notizia dall’Onu: le Nazioni Unite hanno convocato una sessione straordinaria dell’Assemblea generale a New York per trattare la questione della crisi in Medio Oriente. L’annuncio è stato riportato dal portavoce del Presidente dell’Assemblea. La seduta speciale durerà due giorni e prenderà il via nella mattinata di domani giovedì 26 ottobre 2023 alle ore 10 (fuso NY).
Dall’Iran arrivano accuse contro Israele: “A Gaza è un genocidio”
Poco fa dall’Iran arrivano pesanti accuse nei confronti di Israele: Teheran afferma che lo Stato ebraico sta compiendo un vero e proprio “genocidio a Gaza” ai danni di tutto il popolo palestinese. I bombardamenti dell’esercito israeliano continuano incessanti e il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in una lettera indirizzata al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha dichiarato che:
“Gli attacchi del regime sionista hanno raggiunto un’intensità che dimostra che l’obiettivo è l’uccisione di massa del popolo palestinese a Gaza. Gli attacchi diffusi e sistematici nella Striscia di Gaza dimostrano che questa è una campagna per il genocidio del popolo palestinese.
Lo scorso mercoledì, il leader supremo dell’Iran – l’ayatollah Ali Khamenei – aveva rilasciato una dichiarazione alla stampa locale in cui muoveva le accuse contro gli Stati Uniti, considerati complici di “dirigere” gli attacchi di Israele a Gaza.
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