Icona del grunge a livello mondiale, stella della musica degli anni Novanta e membro della Rock’n’Roll Hall of Fame dal 2014, Kurt Cobain è stato il frontman dei Nirvana. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla causa della morte, la vita privata, la moglie e la figlia del cantante.
Chi era Kurt Cobain? Moglie, figlia e biografia del cantante
Kurt Donald Cobain è stato il leader della band grunge Nirvana, con la quale ha raggiunto un successo di livello planetario. Nasce il 20 febbraio 1967 al Grays Harbor Hospital di Aberdeen, nello Stato di Washington. La sua famiglia era di origine irlandese e apparteneva alla working class. Cobain manifesta fin da bambino la sua passione per la musica, il disegno e la recitazione.
Le doti artistiche non tardano a farsi vedere: inizia a suonare il pianoforte, la chitarra e canta, sotto la spinta della zia Mary Fradenburg Earl – anche lei musicista – che lo sostiene sin dagli albori. Tra le band preferite del giovane Kurt, spiccano i Beatles e i Ramones. L’adolescenza ha rappresentato un periodo complicato per Cobain, a causa del divorzio dei suoi genitori, che lo ha segnato in modo indelebile, insieme alle violenze subite dal padre. Il carattere dell’artista diventa cupo, solitario e malinconico nel tempo, trovando sfogo nella musica e nella chitarra, il suo strumento preferito. Cobain entra per la prima volta a far parte di una band nel 1985, con i Fecal Matter, periodo in cui si avvicina anche alle droghe.
L’anno dopo, nel 1986, forma i Nirvana, con Krist Novoselic e il batterista Chad Channing (sostituito poi da Dave Grohl) che aveva già conosciuto in precedenza. Dopo l’uscita del primo singolo, Love Buzz nel 1988, il gruppo comincia a suonare live nei più famosi locali della scena musicale di Washington. Il successo arriva con il secondo album Nevermind (1991), grazie soprattutto alla potenza del singolo Smells Like Ten Spirit, che diventerà il pezzo più celebre della band, rappresentando un vero e proprio inno per moltissime generazioni. Altri brani come Come as you are, In Bloom e Lithium contribuiscono a far crescere la notorietà del gruppo.
Insieme alla fama improvvisa, arriva nel 1991 anche l’amore per Cobain che perde la testa per Courtney Love, cantante del gruppo rock The Hole. Scatta il colpo di fulmine, i due convolano a nozze l’anno successivo alle Hawaii e nell’agosto del 1992 celebrano la nascita della loro prima figlia, Frances Bean Cobain. Rumors dell’epoca vociferavano sul fatto che Courtney Love facesse uso di droga anche durante la gravidanza, motivo per cui ci fu uno scandalo che richiese l’intervento degli assistenti sociali.
La causa della morte di Kurt Cobain e la lettera d’addio
L’ultima apparizione pubblica televisiva di Kurt Cobain risale a febbraio 1994, in cui andò come ospite insieme ai Nirvana nel programma Tunnel di Rai tre condotto dalla Dandini. A marzo dello stesso anno venne ricoverato in ospedale per problemi di salute legati all’abuso di droga e alcol. La mattina dell’8 aprile 1994 il corpo senza vita di Kurt Cobain fu scoperto da un giardiniere che stava lavorando nella casa sul lago di Washington del cantante.
Secondo le ricostruzioni delle autorità, Kurt Cobain si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di fucile in testa dopo aver consumato una grande quantità di eroina. Accanto al cadavere del cantante dei Nirvana è stata ritrovata una scatola contenente droga e valium, il fucile con cui si è ucciso e una lettera destinata alla moglie e alla figlia. La morte del padre del grunge è avvenuta quando aveva 27 anni, facendolo entrare nel “club dei 27”: la maledizione che affliggerebbe tutti i più grandi personaggi della musica.
La rockstar secondo alcune teorie avrebbe deciso di togliersi la vita perché era bipolare e non riusciva a sostenere il peso derivante dalla notorietà. Altri legano il motivo della causa della morte ai problemi sentimentali che aveva con la moglie, Courtney Love. La lettera scritta da Cobain conteneva parole di addio per i fan, unite alla confessione sulla sofferenza che gli causava la musica, per la quale aveva detto di aver perso ogni tipo di interesse, e un pensiero rivolto alla figlia, Frances Bean, che all’epoca della tragedia aveva solo 2 anni. Resta scolpita nella memoria di tutti la citazione a Neil Yong all’interno della lettera: “meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”.