Dopo le comunicazioni di questa mattina in Senato, Giorgia Meloni si è presentata alla discussione della sua informativa alla Camera in vista dell’imminente Consiglio Ue.

Il momento della premier a Montecitorio è arrivato una volta terminate le interrogazioni ai ministri Locatelli, Lollobrigida e Tajani. Proprio il titolare della Farnesina aveva approfittato dell’occasione per esprimersi in merito alla condanna di Matteo Salvini alle dichiarazioni di Erdogan su Hamas.

La discussione alla Camera è iniziata intorno alle 16. Prima, la presidente del Consiglio ha incontrato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Quirinale. Una consuetudine prima di vertici europei importanti come quello al via domani, giovedì 26 ottobre, a Bruxelles.

Con Meloni c’erano anche vari ministri dell’esecutivo: lo stesso Tajani (Esteri), il titolare del Viminale Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso (Imprese) e Raffaele Fitto (Pnrr e Affari europei).

Meloni alla Camera pre Consiglio Ue: “Italia ricopre un ruolo fondamentale in una situazione complessa”

Dopo gli interventi dei deputati di maggioranza e opposizione, è arrivato il turno della leader di Fratelli d’Italia. Meloni ha replicato sulla crisi mediorientale, una “fase molto delicata” dello scenario internazionale.

L’Italia, a detta della premier, ricopre “storicamente” un “ruolo di ponte tra Europa e Medio Oriente“, “un ruolo fondamentale in una situazione molto complessa”.

Non ci possiamo nascondere: la realtà di quello che sta accadendo può diventare una slavina. Può allargarsi e arrivare a disegnare scenari inimmaginabili. La prima domanda che mi sono fatta quando ho visto quelle scene è stata: che bisogno avevano di riprendere la decapitazione di bambini o gente che balla durante una manifestazione musicale. Perché? La risposta che mi sono data è che la causa palestinese non c’entra assolutamente nulla.

Le istituzioni palestinesi sono dunque vittime, “come lo siamo noi”. Quello che Hamas stava facendo e voleva fare “era esattamente garantire, produrre, provocare, spingere Israele a una risposta“.

La strategia dei fondamentalisti è una strategia di lungo periodo: rendere Israele una terra inospitale. E’ molto difficile lavorare per evitare questa escalation: è la ragione per la quale ho voluto partecipare personalmente alla conferenza del Cairo. Credo che la priorità sia continuare a mantenere il dialogo coi Paesi arabi che non vogliono cadere nella trappola di Hamas. Dobbiamo svelare il bluff di Hamas, che si copre dietro la causa palestinese.

La premier sui migranti: “L’Africa è un continente estremamente ricco”

In relazione al tema della migrazione, Meloni ha risposto al deputato Soumahoro, che aveva parlato di “immigrazione che non tiene conto della dignità umana”.

Penso che per difendere la dignità delle persone si debba approcciare la questione migratorio in maniera diversa. L’approccio deve essere completamente diverso verso i Paesi africani. L’Africa è un continente estremamente ricco, con i giusti investimenti, la giusta attenzione e il giusto rispetto può vivere un futuro decisamente migliore del presente.

Quello che il governo sta cercando di fare è una “partnership strategica“, che crei “posti di lavoro”.

Puntiamo ad ampliare e favorire la migrazione legale, che è incompatibile con quella illegale. Non puoi dare una vita dignitosa a chi entra in Italia se non sai neanche chi sono queste persone. Non facciamo finta di non sapere il destino di tanti migranti irregolari.

Una chiosa sul nesso tra immigrazione irregolare e terrorismo.

Io penso che sia irragionevole negare che ci sia un nesso tra le due cose. Se pensi che sia solidale far entrare gente e lasciarla ai margini della società, matureranno anche un odio nei tuoi confronti, perché sono state ingannate dai trafficanti di esseri umani e dalla politica, che gli ha promesso cose che non poteva dargli. Per questo l’approccio deve mutare.

Meloni all’opposizione: “Governerò altri 4 anni”

Pungente la leader di Fratelli d’Italia nei confronti dei deputati di opposizione, apparsi “nervosi” nei loro scranni.

E’ un anno che governo, ne farò altri quattro e alla fine chiederò agli italiani cosa ne pensano, perché la democrazia funziona così.

In merito al dossier sanità e sul salario minimo, Meloni non ha risparmiato una stilettata al M5S e al governo Conte.

Nel 2020, con il Covid, il fondo era di 122 miliardi, oggi con il governo Meloni è a 136 miliardi. Voglio spiegare agli italiani, già che ci sto, come fanno i partiti dell’opposizione a dire che abbiamo tagliato i fondi alla sanità. Loro lo considerano in rapporto al Pil. E siccome con loro il Pil crollava e invece con noi cresce la percentuale è minore. Del salario minimo ce ne occuperemo nei prossimi giorni, ho però una domanda da fare, spero che il presidente Conte mi possa dire perché in tre anni che era al governo ha deciso di non farlo. Non lo dovete spiegare a me ma ai lavoratori che portate in piazza.