Cosa cambia con le nuove regole per i prodotti Dop e Igp? Approvata la riforma delle norme per tutelare i marchi protetti. In questo modo aumenteranno anche le garanzie per i produttori e la trasparenza per i consumatori.

L’accordo raggiunto il 24 Ottobre scorso tra i negoziatori del Consiglio e quelli della Commissione Ue, entrerà in vigore entro i primi mesi del 2024.

L’Unione europea conta nel suo registro della qualità ben oltre 3.600 prodotti denominati Dop o Igp, tutti da tutelare. Per un valore stimato di oltre 80 miliardi di euro.

Cosa cambia con le nuove regole per i prodotti Dop e Igp: nuove misure di protezione

Il nuovo regolamento per prima cosa introduce l’inserimento del nome del produttore nell’etichetta per i prodotti Dop e Igp in modo da avere una maggiore tracciabilità online e assicurare la veridicità del marchio. In questo modo poi saranno anche di più le tutele quando questi alimenti o bevande verranno utilizzati come ingredienti per altri preparati.

L’italiano Paolo De castro del Pd, relatore del provvedimento per il Parlamento europeo ha spiegato come il nuovo testo unico per le produzioni europee di qualità sia in effetti l’unico atto legislativo che dia sostegno ad un’agricoltura e ad un settore agroalimentare che stanno diventando sempre più competitivi e sostenibili. Il tutto portando un grande vantaggio soprattutto alle aree rurali del nostro territorio.

Grazie a questi cambiamenti infine, sono state introdotte delle procedure di registrazione semplificata molto più efficienti rispetto a prima. Tutto questo ridurrà i tempi di attesa tra la domanda e l’effettiva registrazione dell’Indicazione geografica.

Inoltre è stato istituito l’obbligo delle autorità nazionali di adottare misure amministrative e giudiziarie per prevenire o bloccare l’uso di marchi protetti utilizzati illegalmente.

Questa nuova misura di sicurezza e protezione per determinati prodotti si applicherà anche agli abusi online, attraverso un sistema di geoblocking, una tecnologia che ha lo scopo di filtrare i contenuti di internet in base alla posizione geografica da cui ci si connette.

I nomi di dominio che utilizzano le diciture Dop e Igp in modo illegale dovranno essere rimossi o l’accesso ad essi dovrà essere disabilitato il prima possibile. Proprio per questo motivo l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, Euipo, dara origine anche un vero e proprio sistema di sorveglianza e allerta per i nomi di dominio.

Più trasparenza per il consumatore

Oltre ai vari cambiamenti le istituzioni hanno anche concordato che un marchio, presente in un determinato prodotto utilizzato come ingrediente potrà essere indicato sull’etichetta solo se l’ingrediente Dop o Igp si trova all’interno del preparato in quantità sufficiente a donare una caratteristica essenziale al prodotto finito. In ogni caso la percentuale dell’ingrediente dovrà essere sempre indicata sulla confezione.

Chi utilizzerà tali prodotti dovrà informare preventivamente l’associazione di produttori. Attendere il loro via libera, che potrà includere raccomandazioni sul suo uso corretto e solo dopo utilizzarlo.

Secondo il testo approvato a Bruxelles, i gruppi di produttori otterranno maggiori diritti e riconoscimenti così da impedire qualsiasi misura o pratica commerciale che provochi un danneggiamento all’immagine e al valore dei loro prodotti.

Per aumentare la trasparenza in favore dei consumatori è stato anche stabilito che il nome del produttore dovrà apparire sulla confezione del prodotto Ig. Il nome infatti dovrà essere scritto sullo stesso piano dell’indicazione geografica in modo da avere ben chiare le caratteristiche del prodotto.

Protetti dall’Unione anche i prodotti Stg

Particolare insistenza è nata sul riconoscimento del vino come leader nel mondo delle Ig e sull’unicità di questo prodotto. Per questo vengono mantenute delle regole ad hoc nel regolamento sull’organizzazione comune dei mercati agricoli e nell’intero settore.

I nomi dei prodotti agroalimentari e dei vini sono infatti contraddistinti dalla denominazione di origine protetta (Dop) e dall’Indicazioni geografiche protette (Igp).

Gli esempi più famosi di questi prodotti sono: il Parmigiano Reggiano, lo Champagne, l’oliva di Kalamata, la Polish Vodka, il Queso Manchego e il Gruyère.

L’Unione europea protegge poi anche le specialità tradizionali garantite con la dicitura Stg. Questa dicitura comprende i nomi dei prodotti agricoli che mettono in risalto gli aspetti tradizionali di un alimento o di una bevanda senza essere collegati a una zona geografica specifica. Tra gli esempi in questo campo troviamo la nota Pizza Napoletana e il Vieille Kriek.