Uno sfogo contro tutti i sostenitori occidentali della Palestina – indicati come “sostenitori di Hamas”- con un riferimento all’Olocausto, il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid punta il dito su X contro chi si schiera con il popolo palestinese e si chiede quanti ebrei debbano ancora morire prima di rendersi conto che Israele è vittima e non carnefice in questo conflitto.

Lapid si sfoga su X contro i sostenitori della Palestina: “Quanti ebrei devono morire?”

Un messaggio chiaro, rivolto ai partiti di sinistra che sono scesi in piazza in questi giorni per protestare contro l’azione israeliana in risposta ai raid del 7 ottobre. Il leader dell’opposizione Lapid si lancia in un animato j’accuse contro i sostenitori della causa palestinese esordendo con una domanda: “Quanti ebrei devono ancora morire? Dieci mila? 6 milioni?” chiede “Esatto era un riferimento all’Olocausto” dice in un post successivo. Lapid continua poi a insistere sulla Shoah: “Gli ebrei lo fanno sempre, non è vero? Menzionano l’Olocausto per poter affermare di esserne le vittime. Non funziona. Sei milioni per te sono solo un numero. Tipo 1400“. Nel frattempo prosegue il conflitto, oggi si sono registrate vittime in Cisgiordania.

Le storie delle vittime: chi sono i morti citati da Lapid?

Da numeri a esseri umani. Lapid insiste che dietro i numeri che si leggono ci sono delle storie ben precise come quella della nonna uccisa assieme alla nipote autistica che amava Harry Potter o quella di Abigail rapita a soli tre anni da Hamas e portata a Gaza: “Chi rapisce una bambina di 3 anni? Cosa ne faranno di lei? Com’è possibile che ci siano persone che manifestano contro Abigail e a sostegno delle persone che l’hanno rapita?“. Rivolgendosi sempre al lettore si chiede se conosca la realtà dei fatti in Israele e spiega che Hamas non sostiene la soluzione dei due Stati e non vuole nemmeno la Palestina libera.

Hamas e la disinformazione

L’obiettivo di Hamas è un califfato islamico in tutto il Medio Oriente senza ebrei, senza persone LGBT, senza cristiani e perfino senza musulmani moderati dice il leader dell’opposizione. Lapid racconta poi la storia di Marakhia, un giovane omosessuale palestinese ucciso da Hamas dopo essere stato rapito:

E che dire delle persone LGBT? Davvero non ti importa che le persone che supporti impicchino i gay? I “Queers for Palestine” non si preoccupano di Ahmed Abu Marakhia, un giovane palestinese gay che è riuscito a fuggire in Israele ma è stato rapito da Hamas, assassinato e il suo corpo mutilato?

Infine c’è un breve intervento sulla disinformazione promossa da Hamas. Dice Lapid che il motivo per cui sono così disponibili sui social media europei tanti contenuti di abusi contro i palestinesi è che Hamas e gli iraniani finanziano un’enorme rete di disinformazione, che si dirige verso gli algoritmi della sinistra ultra-liberale.