Una vera e propria “spedizione punitiva”, messa in atto da due uomini incappucciati. Chi è l’influencer italo-palestinese Karem Rohana, aggredito a Roma? Conosciuto come @karem_from_haifa su Instagram, è stato vittima di un pestaggio poco dopo le 22 di martedì 24 ottobre: l’agguato in un locale di via Ostiense, a Roma.

Karem era in compagnia di una sua amica, Benedetta Sabene, quando due persone si sono avvicinate e lo hanno aggredito. Pochi attimi, poi la coppia di aggressori si è dileguata, lasciandolo ferito. Fortunatamente non è in gravi condizioni.

Chi è Karem Rohana aggredito in via Ostiense a Roma: la denuncia dell’influencer su Instagram

L’attivista e influencer Karem Rohana, 35 anni, è nato ad Haifa, in Israele, da padre palestinese e madre italiana, ma vie in Italia da quando era piccolo. Lavora come logopedista a Firenze e sui social sostiene i diritti della Palestina. Il suo account Instagram è seguito da 125mila follower: “Ti racconto la causa Palestinese senza annoiarti” si legge nella bio.

Ieri 24 ottobre 2023 ha denunciato su Instagram quanto accaduto tramite alcune storie, in cui ha chiesto anche ad eventuali testimoni di farsi avanti.

Sono al Pronto soccorso, me le hanno date abbastanza forte, soprattutto sulla schiena, non riesco a muovermi. Farò la denuncia, ma vorrei quasi ringraziarli, non fanno altro che darmi ragione. Mi hanno fatto male però, volevano proprio ammazzarmi

ha raccontato.

Un suo video di denuncia sulle vacanze “dorate” di Giulia De Lellis e del suo fidanzato Carlo Beretta era diventato virale sui social.

Sul caso ora indaga la Digos.

La testimonianza dell’amica: “Una cosa gravissima”

Benedetta Sabene, redattrice per Michele Santoro, era con Karem al momento dell’aggressione. Anche lei, in alcune storie su Instagram pubblicate oggi 25 ottobre, ha denunciato la vicenda.

Sono andata a prendere Karem alla metro, ci siamo avvicinate nella mia zona per andare a prendere qualcosa da bere. Una volta scesi dalla macchina due persone a volto coperto, incappucciate, hanno spinto me e hanno buttato lui per terra. Hanno cominciato ad aggredirlo con calci e pugni. Io ho iniziato a urlare per richiamare l’attenzione. Mi sono paralizzata, non sapevo cosa fare, loro erano in due e io da sola. Si sono per fortuna affacciate delle persone che hanno visto questi due ragazzi correre verso due macchine e scappare

ha sottolineato.

È un crimine d’odio gravissimo, è un indice dei tempi che stiamo vivendo. Delle persone si sentono libere e tranquille di pedinare e aggredire un ragazzo solo perché è palestinese. Karem non fa del male a nessuno. Vi invito a dare solidarietà a Karem e a proteggerci tra di noi

ha poi aggiunto.