“Sarebbero felici anche gli ecologisti, ma non solo, tutte le persone di buon senso”, ha detto in aula Berruto (PD) sulla questione pista da bob prevista per Milano Cortina
Mauro Berruto: il suo intervento di ieri alla Camera dei Deputati sulla questione pista da bob-Milano Cortina
Sono giorni decisivi per la tanto dibattuto pista da bob prevista per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Ieri abbiamo scritto degli aggiornamenti a seguito della riunione informale tenuta dai membri della Fondazione per i Giochi invernali Milano Cortina 2026 e delle parole del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale – stando a quanto riportato da Il Resto del Carlino – si è espresso sia su Cortina, ovvero “la realtà che ha promosso le Olimpiadi, ha permesso a tutti di avere le Olimpiadi, non può essere trattata così” e sulla possibilità di dividere le gare tra i due poli:
“Se c’è la volontà di redistribuire le gare, una soluzione c’è già, sennò senza bob o altro dobbiamo prendere atto che si va per strade separate.“
Ma nella giornata di ieri, sempre inerente a questa vicenda, c’è stato l’intervento alla Camera dei Deputati di Mauro Berruto (ex allenatore di quella nazionale italiana maschile di pallavolo capace di conquistare il bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012) deputato e responsabile sport del PD. Questi aveva già accolto – condividendo anche un tweet che riportiamo – con favore l’ordine del giorno di fine settembre firmato dal politico del Pd e dal gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra dove si affermava la volontà del Governo di sondare possibili nuove soluzioni riguardo la realizzazione della pista da bob: Il Governo cambio parere e il Parlamento vota unanime a favore di un odg (sottoscritto con i colleghi di @SI_sinistra) che impegna il Governo a valutare ogni alternativa possibile alla costruzione della pista da bob a #Cortina, un disastro ambientale ed economico annunciato. Alle luce degli ultimi sviluppi, con Cortina chiamata fuori e il sorgere di nuove ipotesi, Berruto ieri ha presentato una “una terza via che accontenterebbe tutti” e che ha come fulcro la possibilità del ripristino della pista di Cesana.
C’è però una terza via che accontenterebbe tutti e che passa attraverso tre mosse, il ripristino della pista (di Cesana ndr), l’utilizzo per i Giochi olimpici, la demolizione della pista e la conseguente riforestazione dell’area.
Per Berruto la soluzione quindi sarebbe il ripristino della pista di Cesana Pariol, utilizzata per i Giochi olimpici di Torino e “ferma” da 11 anni.
Berruto: “Occorre ragionare da subito sul post olimpico, perché quello è un film che abbiamo già visto”
Mauro Berruto – durante il discorso alla Camera dei Deputati – ha sostenuto la la sua “terza via” facendo riferimento al già citato dossier fornito dalla Regione Piemonte e la Città metropolitana di Torino (composto dalla Fondazione 20 Marzo e validato dal dal Politecnico di Torino) ieri al CONI e al Governo, in cui si parla per l’appunto dell’impianto da bob di Cesana, il quale, secondo le loro stime, comporterebbe un risparmio del 60% rispetto a Cortina. Berruto ricorda infatti che il dossier sopracitato:
“Dimostra che il ripristino della pista sarebbe possibile in un anno solare e ha un costo di circa 34 milioni di euro, cioè 1/3, forse anche meno dei costi previsti per Cortina.”
Il deputato e responsabile sport del PD si è mostrato ancora scettico, causa impatto ecologico ed economico, quindi sulla possibilità Cortina – che pensava scongiurata. Altrettanto negativi sono i riscontri sulle possibilità “esterofile” quali Innsbruck e Saint Moritz:
“Una follia andare all’estero spendendo un mare di denaro”.
Berruto sostiene l’ipotesi Cesana come la migliore, sia per i motivi sopracitati, sia perchè farebbe”felice chi vuole tenere i giochi in Italia” e “sarebbero felici i territori, perché ospiterebbero di nuovo un grande evento sportivo, con una ricaduta economica” senza dimenticare gli ecologisti. Non resta quindi che attendere gli imminenti sviluppi e constatare come verrà accolta questa “terza via”.