Da Mustafa Kemal Ataturk a Mauro Icardi, in Turchia il nuovo eroe nazionale parla argentino e fa parlare il campo invece delle sciabole, per gioia del Galatasaray. L’ex Inter e Paris Saint Germain è tornato, quel tatuaggio con il leone dietro le sue spalle ruggisce nuovamente, e lo fa con i gradi del nuovo re incontrastato del gol.
Perchè con i giallorossi Mauro è rinato, il killer instinct è diventato nuovamente il suo marchio di fabbrica, pregevole e letale allo stesso tempo. Il match di ieri in Champions lo ha confermato a prescindere dalla sconfitta per 3-1 contro il Bayern Monaco, il rigore con il cucchiaio per il momentaneo pareggio è simbolo della sua fiducia ritrovata, così come confermata anche dai numeri in Super Lig.
Icardi-Galatasaray i numeri della rinascita
La parabola discendente di Icardi ha subito una poderosa sterzata verso l’alto in Turchia. L’argentino al Galatasaray è il vecchio giocatore ammirato all’Inter, non quello svogliato e senza grinta visto al Paris Saint Germain. Parigi aveva lasciato scorie importanti, che nonostante tutto non hanno intossicato la punta, che adesso è tornato ai suoi standard abituali.
A prescindere dal valore del campionato. La Super Lig potrà essere un campionato qualitativamente e competitivamente meno attraente, ma i gol vanno fatti, e Mauro sa ancora come si fa. Una risalita certificata dai numeri, un prima e dopo che non lascia spazio a diverse interpretazioni.
L’Icardi visto all’Inter è stato qualcosa di impressionante, ma i 124 gol totali non sono bastati per permetter al matrimonio di proseguire. I fatti extra campo hanno avuto la meglio, ecco perchè i nerazzurri hanno spinto per poterlo parcheggiare al Psg. Al netto di una stagione azzoppata dal Covid, nel 2019 Icardi chiuse con 12 gol all’attivo, quanto basta per strappare il riscatto pari a 50 milioni.
Da lì la discesa agli inferi. Mauro cade in un limbo dove perde il suo proverbiale graffio. Le stagioni 2020-2021 e 2021-2022 mettono Icardi dietro le quinte. Tante le partite da subentrato, poca la concretezza davanti, per un totale di 18 reti per 58 presenze. Troppo poco per l’investimento effettuato, e come se non bastasse anche a Parigi l’argentino fa parlare di se più per fatti extra campo.
Anche qui il giocatore viene messo alla porta, con il Psg che alla fine riuscì a mandarlo al di là del Bosforo. Ma il Galatasaray è stata la sua rinascita, lì dove si è rilanciato ad altissimi livelli. Prendendo spunto dall’anno solare, Icardi ha messo sul piatto numeri pazzeschi: 33 reti segnate, 14 gol messi a segno in questi inizio di stagione, per un totale di 35 reti in 40 partite. Numeri da bomber di razza.
Le voci di mercato
A parlare è il campo, Mauro ha dimostrato ancora di essere un bomber di razza quando si tratta di farsi trovare pronto in area di rigore. Il giocatore non si è dimenticato come si fa, il suo lavoro al Galatasaray lo sta dimostrando, e lo aveva già fatto notare prima. Prima di questo inizio di stagione infatti il nome di Mauro è circolato negli ambienti di mercato durante la sessione estiva.
Ci aveva fatto un pensierino la Juventus durante la telenovela relativa a Vlahovic, ma alla fine il serbo è rimasto e quindi il nome di Mauro è andato a disperdersi. Non dalle parti di casa Inter, dove la ricerca del sostituto di Lukaku aveva portato la dirigenza a pensare ad un eventuale ritorno dell’argentino dopo l’addio (non sereno) del 2019.
Anche qui i nerazzurri hanno optato per altri nomi (vedi Arnautovic) ma un possibile ritorno di Icardi non è dispiaciuto ai tifosi, che avevano messo da parte gli screzi, e ancora stanno rimuginando su eventuale ritorno dell’ex numero 9, così come si evince dai social: “Pensare ad un suo ritorno non sarebbe male, guardate che sta facendo al Galatasaray”; “Arnautovic ha dimostrato di non essere integro, con Icardi andremo a botta sicura”; “L’obiettivo deve essere la vittoria, ben venga Icardi, i litigi mettiamoli da parte”. Insomma, il nome di Icardi schifo non fa, e se dovesse continuare sulla media attuale potrebbe diventare un protagonista per il prossimo mercato.