Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha bandito un nuovo concorso per la selezione di dirigenti scolastici. Questo processo concorsuale mira a rinnovare e potenziare l’amministrazione nelle scuole italiane. 587 i posti a disposizione, ma il numero complessivo di assunzioni annunciato per il prossimo triennio ammonta a 979. Tutte le Regioni italiane saranno interessate, tranne due. Andiamo a vedere i dettagli del nuovo concorso per dirigenti scolastici per 587 posti.
Concorso dirigenti scolastici 587 posti: le Regioni interessate
Durante una recente riunione con le forze sindacali, sono state discusse le specifiche del bando di concorso. La divisione sarà chiara tra concorso ordinario e riservato. L’attenzione si è concentrata principalmente sulla distribuzione dei posti tra le diverse regioni, generando richieste di chiarimenti sullo sfondo.
Complessivamente, 979 posti sono stati annunciati per il prossimo triennio, con una specifica distribuzione di 587 posti dedicati esclusivamente al concorso ordinario.
Il panorama regionale vede una distribuzione variata dei posti. Tuttavia, è essenziale notare l’assenza di posti in due regioni: la Basilicata e il Molise. Di seguito il numero di posti disponibili ripartiti per ciascuna Regione:
- Lombardia: 155
- Veneto: 71
- Piemonte: 65
- Lazio: 50
- Toscana: 54
- Puglia: 32
- Campania: 34
- Sicilia: 26
- Emilia Romagna: 28
- Marche: 14
- Abruzzo: 12
- Calabria: 11
- Friuli Venezia Giulia: 11
- Sardegna: 11
- Umbria: 5
- Liguria: 6
Concorso dirigenti scolastici 587 posti: chi può candidarsi? I requisiti
Il concorso non è aperto a tutti, ma presenta requisiti specifici. I candidati devono essere docenti con contratti a tempo indeterminato, avendo accumulato almeno cinque anni di servizio. Inoltre, esiste una lista di titoli di studio accettati:
- Laurea magistrale;
- Laurea specialistica;
- Diploma di laurea (secondo certi ordinamenti pre-1999);
- Diploma accademico di secondo livello da istituzioni d’arte, musica o danza;
- Diploma accademico di vecchio ordinamento combinato con diploma secondario superiore.
Quanto guadagna un dirigente scolastico
Il Dirigente Scolastico gioca un ruolo piuttosto importante nell’ambito educativo italiano, ma quanto è valorizzato il suo ruolo in termini economici? In poche parole, quanto guadagna un dirigente scolastico?
L’indennità annuale di un dirigente scolastico oscilla in una fascia compresa tra 51.000 € e 72.000 € prima delle tasse. In dettaglio, la media salariale si attesta attorno ai 62.000 € lordi all’anno. Tradotto in termini mensili, stiamo parlando di circa 2.900 € al netto delle tasse. Per dare un contesto, questa cifra supera di circa l’87% la media salariale italiana, con una differenza di 1.350 €.
Leggi anche: Scuola, in arrivo le quote blu: a parità di graduatoria passa il candidato maschio, ecco perché
Concorso dirigenti scolastici 587 posti: le prove
Il primo step di questo percorso selettivo è la prova preselettiva. Quest’ultima dura 75 minuti e prevede 50 domande a scelta multipla. Ogni risposta corretta vale un punto, e, al contrario di altri concorsi, non ci sono penalizzazioni per risposte sbagliate. Un dettaglio da sottolineare: la prova preselettiva viene attivata solo quando il numero dei partecipanti supera almeno quattro volte il numero di posti disponibili.
Dopo aver superato la fase preselettiva, i candidati si confrontano con la prova scritta. Questa è suddivisa in 5 domande a risposta aperta e ulteriori 2 in lingua inglese. La prova dura 180 minuti, e per superarla è necessario ottenere almeno 70 punti su un massimo di 100.
L’ultimo gradino di questo percorso è la prova orale, che si svolge in 30 minuti. Durante questo colloquio, gli esaminatori verificano la preparazione del candidato sugli argomenti trattati nella prova scritta.
Come prepararsi al concorso
Gli ambiti disciplinari d’esame riguardano la normativa del sistema educativo italiano e le riforme in corso, la gestione delle organizzazioni educative, la programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, focalizzandosi su piani triennali, rapporti di autovalutazione e altri strumenti.
Inoltre, rientrano nelle materie di studio l’organizzazione degli ambienti di apprendimento, considerando inclusione, innovazione digitale e didattica, la gestione del personale scolastico, la valutazione del personale, gli apprendimenti e i sistemi scolastici, gli elementi di diritto civile, amministrativo e penale legati alle responsabilità del dirigente scolastico, la contabilità statale focalizzata sulla gestione finanziaria nelle istituzioni educative e i sistemi educativi dell’Unione europea.