Il tennista americano Jenson Brooksby è stato sospeso per un anno e mezzo dall’ITIA. Lo statunitense infatti ha saltato tre controlli anti-doping negli ultimi dodici mesi.
Jenson Brooksby sospeso dall’ITIA: ha saltato tre controlli anti-doping
Jenson Brooksby è stato sospeso per diciotto mesi dall’International Tennis Integrity Agency per aver saltato i controlli anti doping. Il giocatore statunitense non si è sottoposto a tre controlli a sorpresa nell’arco degli ultimi dodici mesi. Una decisione che dunque ha convinto l’ITIA, che ha sospeso l’americano come nel precedente caso di Mikael Ymer. Lo svedese, dopo lo stop imposto da parte dell’agenzia, ha deciso di ritirarsi a soli 24 anni. L’ITIA, nel comunicato ufficiale che ha diramato, ha spiegato come Brooksby non abbia fornito con precisione la localizzazione per effettuare i controlli antidoping.
Poco più di due settimane fa, il Tribunale indipendente istituito da Sport Risoluziones si è riunito per approfondire la vicenda. Brooksby è stato ascoltato da parte de giudici, ammettendo come il primo e il terzo test mancato fosse comunque validi. Dunque, a giudizio del giocatore solo il secondo poteva esser discusso davanti al tribunale. I giudici però hanno ritenuto elevato il grado di colpa del giocatore, affermando come il DCO avesse adottato le misure idonee per localizzarlo. Il tennista però si è comportato in maniera negligente, non rendendosi disponibili per sottoporti al test nella fascia oraria che aveva indicato.
Jenson Brooksby sospeso per 18 mesi: tornerà a giocare solo nel 2025
Brooksby tuttavia aveva già deciso per la sospensione provvisoria volontaria subito dopo aver ricevuto le accuse. La sanzione di diciotto mesi dunque è scattata dallo scorso 5 luglio e terrà l’americano lontano dai campi di tennis per tutto il 2024. La squalifica infatti terminerà il 4 gennaio 2025. Lo statunitense in questo periodo di tempo non potrà giocare, allenarsi o disputare qualsiasi torneo autorizzato riguardante il tennis. Il giocatore, tuttavia, avrà ventuno giorni a disposizione per presentare un ricorso contro la decisione.
Brooksby, fermo dallo scorso gennaio a causa di una doppia operazione al polso, si è affidato ai social network per esprimere la propria delusione in seguito alla conferma della squalifica. L’americano ha commentato così i fatti sul proprio profilo Instagram ufficiale: “Sono davvero deluso nell’apprendere di essere stato sospeso per diciotto mesi per aver mancato tre test. Non ho mai assunto sostanze proibite in vita mia ed ho tenuto un comportamento chiaro e onesto. Capisco che sia stata una mia responsabilità ma imparerò e crescerò”.
Jenson Brooksby salta tre controlli anti-doping e viene sospeso dall’ITIA fino al 2025
L’americano ha poi proseguito, spiegando come fosse disponibile ad effettuare il test nella giornata del 4 giugno scorso: “Ammetto che due dei test manchino per colpa mia, ma sostengo fermamente che il test del 4 giugno 2022 dovrebbe essere stralciato e non considerato. In quella data sono rimasto nella mia stanza d’hotel, nella finestra indicata per l’orario del test. Per qualche ragione, la mattina del 4 giugno gli addetti dell’hotel hanno comunicato al responsabile del controllo anti-doping che non avevo ancora effettuato il check-in. Tuttavia, gli stessi addetti mostrarono al responsabile lo schermo del computer con la lista dove già compariva il numero della mia stanza”.
Il giocatore ha poi concluso, affermandosi come non avesse nulla da nascondere: “Pur avendo questa informazione, il responsabile del controllo anti-doping non ha mai chiesto di contattare la mia camera. Così io non sapevo che lui fosse lì per effettuare il test. Nessuna chiamata è stata fatta alla mia stanza. Il responsabile del controllo anti-doping ha fatto solo una telefonata sul mio cellulare negli ultimi quattro minuti della finestra oraria. Se lui avesse fatto almeno un tentativo di chiamare in camera sarei stato sicuramente pronto per effettuare il test. Ero sveglio e non avevo nulla da nascondere”.