Si continua a indagare sul decesso della studentessa Erasmus di 21 anni trovata morta a Lecce: pare che la ragazza, residente in Francia, abbia lasciato un bigliettino rivolto alla sua famiglia prima di togliersi la vita. Tale bigliettino sembra avvalorare l’ipotesi secondo la quale la 21enne sia stata vittima di abusi sessuali. Gli investigatori stanno lavorando senza sosta sul caso e hanno fermato un ragazzo residente nella provincia di Brindisi.
Studentessa Erasmus morta a Lecce: cosa dice il bigliettino?
A chiamare i soccorsi e a lanciare l’allarme era stato domenica sera il coinquilino della ragazza, dopo aver rinvenuto in casa il suo cadavere. La giovane, una studentessa francese di 21 anni che stava trascorrendo un periodo lontano dalla sua città d’origine per motivi di studio, è stata trovata senza vita. La ragazza, stando a quanto si apprende, si sarebbe impiccata con una corda.
Gli inquirenti hanno subito dato il via alle indagini sul caso di questa studentessa Erasmus trovata morta a Lecce nell’appartamento che condivideva con un altro studente straniero. La 21enne si trovava nella città salentina da settembre scorso. Nei giorni scorsi si sarebbe confidata con alcune amiche e avrebbe raccontato di essere stata violentata.
L’ipotesi che la ragazza francese, la quale è trovata senza vita la scorsa domenica sera, sia stata vittima di abusi sessuali da parte di una persona oggi sembra essere rafforzata da un presunto bigliettino d’addio, forse scritto da lei stessa e indirizzato alla propria famiglia e ai propri amici.
Gli investigatori avrebbero trovato la pagina di un diario nel quale la studentessa avrebbe scritto le seguenti parole:
È difficile rimanere da soli e sopportare quello che è accaduto. Non è colpa di nessuno. Non ce l’ho con nessuno di voi. Vi amo. Sono triste.
Secondo le ultime informazioni sul caso, pare che la giovane donna si sia recata in pronto soccorso lo scorso 19 ottobre. Non risulta però che abbia mai sporto denuncia.
Cosa emerge dalle indagini
La Procura ha subito aperto un fascicolo e al momento sta indagando per istigazione al suicidio. Nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere della ragazza. i membri della Polizia scientifica hanno eseguito diversi rilievi e analisi nell’appartamento in cui viveva, nel quartiere universitario della città.
Hanno inoltre sequestrato il suo computer, il suo telefono e altri dispositivi tecnologici. Ora gli esperti sono al lavoro per cercare di ricostruire le ultime ore di vita della giovane, setacciando anche e soprattutto i suoi canali social e le chat sul suo cellulare.
Gli accertamenti hanno permesso di confermare il fatto che il 19 ottobre 2023 la ragazza si sarebbe recata al pronto soccorso. Qui la giovane studentessa francese in Erasmus a Lecce avrebbe raccontato dell’abuso subito ai medici, i quali sembrano aver confermato la violenza ed un preciso percorso da seguire.
Al momento però non risulta alcuna denuncia sporta dalla giovane. Pare infatti che lei abbia preferito non rivolgersi a Polizia o carabinieri, ma avrebbe raccontato qualcosa alle amiche.
Fermato un ragazzo italiano
Secondo quanto riportato dal giornale La Repubblica, gli inquirenti oggi hanno fermato un giovane italiano residente nel Brindisino. Egli potrebbe essere il presunto responsabile degli abusi. Il ragazzo è stato ascoltato a lungo dagli agenti, ma sembra che abbia fornito una ricostruzione molto diversa dei fatti.
Al momento non è chiaro chi sia questo ragazzo. Non sappiamo nemmeno quali indizi hanno portato gli agenti a fermarlo e sentirlo. Secondo quanto si apprende da diverse indiscrezioni sul caso che arrivano proprio da Lecce, il soggetto fermato sarebbe un coetaneo della ragazza francese trovata morta Lecce domenica 22 ottobre 2023.
Pare comunque che il giovane italiano, residente in Puglia, abbia negato qualsiasi presunto abuso o presunta violenza ai danni della studentessa francese in Erasmus. Gli esperti stanno indagando e stanno valutando la veridicità e l’affidabilità delle dichiarazioni di quest’ultimo. Intanto la famiglia della 21enne chiede verità.