Cos’è il THAAD? Il nome indica il sistema antimissile, Terminal High Altitude Area Defense, prodotto dall’azienda Lockheed Martin Missiles and Fire Control (MFC) nato per bloccare ed eliminare i missili balistici.

Come spiegato dai produttori questo è fino ad ora l’unico sistema statunitense capace, durante la fase finale del volo, di intercettare i propri bersagli a corto, medio ed intermedio raggio, sia all’esterno che all’interno dell’atmosfera per un massimo di 200 chilometri.

Il suo scopo è quello di difendere i centri abitati e le infrastrutture di alto valore. Il sistema infatti può operare in contemporanea con gli altri sistemi antibalistici e la sua ampia mobilità ne permette il rapido sviluppo in tutte le zone del mondo.

Cos’è il THAAD: sistema efficace e sosfisticato

Il Thaad è stato inviato dagli Stati Uniti, principale alleato di Israele, dopo la risposta dello Stato ebraico contro la Striscia di Gaza all’attentato di Hamas del 7 Ottobre scorso.

A causa infatti della drammatica situazione gli USA hanno inviato due portaerei, migliaia di marines, alcuni aerei A-10 e altra attrezzatura bellica nell’intera area.

L’obiettivo di questa mossa è quello di proteggere Israele dagli attacchi e difendere i numerosi soldati e le basi statunitensi che si trovano nella regione, diventati ormai un vero e proprio bersaglio per vari gruppi armati.

Oltre al THAAD fanno parte anche l’Aegis che si trova sulle unità navali, il Ground-Based Midcourse Defense (GMD) e i missili Patriot.

Il sistema è così preciso, sofisticato ed efficace che il suo utilizzo è stato osteggiato con forza sia dalla Russia che dalla Cina. Nel 2016 infatti il ministro degli Esteri cinese Wang Yi affermò che l’uso di questo sistema in Corea del Sud avrebbe mandato in frantumi l’equilibrio strategico regionale, anche Pechino considera l’utilizzo di questa arma come un’escalation inaccettabile e per questa da tempo non è a favore della sua espansione.

Nel 2019 due carichi di THAAD del 2nd Air Defense Artillery Regiment e del 62nd Air Defense Artillery Regiment sono arrivati prima in Israele, presso la base aerea di Nevatim e poi nel deserto del Negev oltre che in Romania, in una base allestita temporaneamente.

Come funziona

Per capire cos’è il THAAD usato per la guerra in Israele è bene sapere che è formato da quattro parti fondamentali: il missile intercettore, il veicolo di lancio, il radar Army Navy/Transportable Radar Surveillance (AN/TPY-2) e il sistema di controllo del fuoco, che non è altro che il meccanismo che gestisce tutto.

L’intercettore è invece un missile senza testata esplosiva di una lunghezza pari a 6,2 metri e dal peso di 662 chilogrammi, il cui diametro è di 40 centimetri.

Dato che questo missile viaggia privo di esplosivi, distrugge i suoi bersagli solo con l’impatto cinetico. Questo componente è molto resistente poiché creato con il carbonio e fornito di un cercatore ad infrarossi che traccia i bersagli nell’ultima fase dell’aggancio.

Quando il sistema si trova nel punto esatto sgancia il proiettile killer alimentato a idrazina così da distruggere il suo obiettivo. Il THAAD è poi così efficace grazie al suo radar AN/TPY-2 che riesce a distinguere tra i veri bersagli, le esche o dei semplici detriti. Inoltre è in grado di rilevare i missili antibalistici sin dalla fase di ascesa ma predispone il lancio del proiettile solo nella fase terminale del loro volo.

Il lancio vero e proprio è effettuato da un camion tattico che può trasportare fino a otto intercettori, ospitati all’interno di “tubi” lunghi quasi 7 metri.

Un carico completo di questo sistema antibalistico è composto da ben sei camion lanciatori, che hanno un costo complessivo di circa 800 milioni di dollari.

Il sistema è in grado di schierare ben 72 missili intercettori e per questo motivo è fondamentale per le installazioni militari e civili in modo da difendersi da eventuali attacchi.