Si attendono i super aumenti degli stipendi della Pa e della scuola che arriveranno con il cedolino di dicembre 2023. E’ quanto prevede il decreto 145 del 2023 (cosiddetto “Anticipi”), approvato dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre scorso. Il provvedimento accompagna la legge di Bilancio, provvedimento all’interno del quale il governo ha stanziato risorse per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione del triennio 2022-2024.

Tuttavia, sull’aumento una tantum che arriverà nei cedolini NoiPa di dicembre prossimo, vi sono varie situazioni che vanno definite. Ad esempio, quali aumenti spettano a chi lavora part time? E a chi sia stato assunto nel corso dell’anno, eventualmente proprio dal 1° dicembre prossimo?

Inoltre, i tempi non sono ancora maturi per capire cosa faranno gli enti territoriali della Pubblica amministrazione che provvedono con il proprio bilancio al pagamento delle buste paghe dei propri dipendenti. Rientrano in questa situazione di incertezza i dipendenti della Regioni o dei Comuni, ma anche, ad esempio, gli impiegati tecnici delle università.

Super aumenti stipendi Pa cedolino dicembre 2023: che cos’è, perché spetta e come si calcola

In arrivo nel cedolino di dicembre 2023 i super aumenti degli stipendi dei dipendenti del pubblico impiego. L’incremento in busta paga costituisce un anticipo degli aumenti retributivi che arriveranno con il nuovo contratto della Pubblica amministrazione e della scuola del triennio 2022-2024. A tal proposito, il calcolo dell’aumento che arriverà a dicembre prossimo consiste nel moltiplicare l’indennità di vacanza contrattuale di dicembre, per le tredici mensilità per un coefficiente fisso, pari a 6,7.

Sulla base dei calcoli effettuati negli ultimi giorni, si va da un minimo di 595 euro per le professioni del pubblico impiego di livello retributivo più basso, fino a un massimo di 1.940 euro per i dirigenti di prima fascia. Di mezzo, importi tra gli 800 e i 1.200 euro per i docenti di scuola, intorno agli 800 euro per gli impiegati e di poco più di 1.500 euro per i presidi e gli altri dirigenti di seconda fascia. Inoltre, l’anzianità di servizio determina un maggiore o minore aumento in busta paga.

Chi riceverà gli incrementi in busta paga?

Tuttavia, gli aumenti una tantum di dicembre 2023 non andranno a tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione. Li riceveranno i dipendenti con contratto a tempo determinato e in servizio nella Pubblica amministrazione statale, mentre ne rimarranno esclusi i precari. Ma si pongono anche altri nodi.

Super aumenti stipendi Pa, di quanto a chi lavora part time o ai nuovi assunti?

Se il dipendente ha lavorato per tutto il 2023, non vi sono particolari problemi. Diversi sono i casi in cui il dipendente lavori part time o sia stato assunto nel corso dell’anno. Al limite, si pone un dubbio anche per i nuovi assunti al 1° dicembre 2023 e su come considerare il servizio e il bonus spettante. Pertanto, in tutti questi casi, l’aumento una tantum dovrà essere versato per intero o solo in parte? Ad esempio, dovrebbe essere ridotto per i part time o per chi non abbia lavorato per tutto il 2023?

Su questi casi, si attendono chiarimenti e interpretazioni su come dovranno essere predisposte le buste paga di dicembre 2023. Si potrebbe asserire che tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione debbano essere pagati nella stessa maniera, a prescindere dal servizio svolto durante l’anno (part time o assunzioni nel corso del 2023). Una diversa interpretazione tenderebbe a differenziare gli aumenti, misurandoli sull’evoluzione del rapporto di lavoro durante l’anno.

Incrementi in busta paga dipendenti Pubblica amministrazione: ecco chi sono gli esclusi

Un ulteriore nodo riguarda gli enti pubblici che hanno un bilancio proprio per quanto riguarda il pagamento degli stipendi dei propri dipendenti. Si tratta, essenzialmente, degli enti territoriali e di altri comparti e figure, quali i dipendenti tecnici delle università. Per tutti questi lavoratori è probabile che a dicembre non arriverà alcun incremento di stipendio. A meno che gli enti interessati non riescano a trovare le risorse necessarie ad assicurare il pagamento dell’una tantum nel cedolino di dicembre prossimo.

C’è una data oltre la quale i lavoratori di questi enti possono ritenersi esclusi dagli aumenti: entro la fine del prossimo mese deve avvenire l’assestamento di bilancio per rispettare i tempi tecnici di approvazione. Senza le dovute coperture, da trovare già dai prossimi giorni, i dipendenti rimarranno esclusi dal bonus.