Arrivano conferme sul taglio dei contributi alle mamme lavoratrici fino a 3mila euro, senza l’istituzione di un tetto di reddito, che garantiranno aumenti degli stipendi nel triennio 2024-2026. Il governo sta dettando le condizioni per poter accedere alla nuova misura, con conseguente variazione del numero delle lavoratrici che ne avranno beneficio. In particolare, i maggiori dubbi erano fissati sull’età dell’ultimo figlio per accedere allo sconto.

Secondo alcune simulazioni effettuate sui dati Inps, dovrebbero essere almeno 700mila le donne lavoratrici con figli che dovrebbero accedere al beneficio del taglio dei contributi. Ciascuna donna potrà entrare in una delle due platee previste: la prima platea è quella predisposta per il solo 2024, la seconda per il triennio 2024-2026. L’accesso a quest’ultima platea va incontro alle necessità delle famiglie più numerose. Novità sono in arrivo anche sul bonus asili nido e sull’aumento dell’Iva su prodotti per l’infanzia e assorbenti.

Taglio contributi mamme lavoratrici fino a 3mila euro e aumenti stipendi 2024-2026: ecco le condizioni

Arriva il taglio dei contributi alle mamme lavoratrici fino a 3mila euro all’anno, senza un tetto di reddito, dalla legge di Bilancio 2024. Lo sgravio ha trovato conferme nelle ultime ore, sulle ultime novità della Manovra del governo del prossimo anno. La misura va a rafforzare la natalità e il lavoro delle categorie tra quelle maggiormente svantaggiate, ovvero quelle delle donne. I nodi da sciogliere riguardavano l’età dei figli per poter accedere allo sconto contributivo.

La platee di bonus previsti sono due. La prima, che avrà validità solo nell’anno 2024, riguarda circa 570.000 lavoratrici alle dipendenze secondo i dati rielaborati dall’Istituto di previdenza, che abbiano avuto due figli. Il secondo dei figli deve avere un’età non eccedente i dieci anni. Trova conferma, quindi, l’anticipazione della vigilia relativa al requisito anagrafico della platea delle famiglie meno numerose. A queste condizioni, i contributi previdenziali sono tagliati del 100% in vista dei versamenti necessari per la pensione di vecchiaia, l’invalidità e per i superstiti.

Taglio contributi mamme 2024, ecco a chi e quali sono i requisiti

La seconda platea del bonus contributivo delle mamme lavoratrici riguarda, invece, le donne che abbiano avuto almeno tre figli. Il taglio dei contributi avrà validità per il triennio dal 2024 al 2026. Secondo le simulazioni dell’Inps, il numero delle lavoratrici che si trovano in queste condizioni è pari a 111mila donne.

Anche per questa platea il nodo da sciogliere era quello relativo all’età del figlio più piccolo rispetto ai tre o più figli. L’età è fissata in 18 anni, anche in questo caso a conferma delle ipotesi fatte alla vigilia.

Il bonus consente un taglio dei contributi che non può eccedere i 3.000 euro, anche se non vi sono dei limiti di reddito per rientrarvi. Non è possibile utilizzare il bonus per le famiglie datrici di lavoro di collaboratrici domestiche, come colf, badanti e baby sitter.

Bonus asili nido, aumenta l’importo nel prossimo anno

Sempre a favore delle famiglie, un’altra misura della prossima legge di Bilancio andrà a incrementare il bonus sulla retta degli asili nido, sia pubblici che privati. L’agevolazione, in ogni modo, è riservata esclusivamente ai secondi figli, purché nati a partire dal prossimo 1° gennaio. Inoltre, nella famiglie deve essere presente già un minore di età non eccedente i 10 anni e un Indice della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 40mila euro.

L’importo del bonus asili nido, secondo quanto prevede la bozza della legge di Bilancio 2024, viene elevato a 2.100 euro l’incremento introdotto nel 2020 che ha aumentato da 1.500 a 3mila euro l’attuale indennità.

Aumenta l’Iva su prodotti infanzia e assorbenti

Sale, invece, l’Iva sui prodotti per l’infanzia e la cosiddetta “tampon tax”. Nel 2024 non sarà più al 5 per cento, ma l’imposta salirà al 10 per cento, con conseguente aumento del prezzo dei prodotti. La lista dei prodotti con Iva al 10% comprende anche gli assorbenti, i tamponi, le coppette mestruali, il latte in polvere e i preparati per l’alimentazione dei piccoli.