L’idea di offrire strumenti di pagamento più performanti di quelli esistenti è una delle basi delle criptovalute. Se Bitcoin e Ethereum hanno fondato le proprie fortune sulla proposta di un nuovo sistema finanziario, fondato sulla decentralizzazione, sin dall’inizio si sono comunque esposti alle critiche di chi li riteneva difettosi da svariati punti di vista.

Tra i progetti che si sono proposti per sanare questi difetti, c’è anche Stellar, nato nel 2014 come protocollo decentralizzato open source teso a realizzare trasferimenti di risorse digitali in maniera rapida, sicura e conveniente. Il vero punto di differenza dalle blockchain più note è da ravvisare nel fatto che non si propone di fungere da sistema di pagamento diretto, bensì da intermediario.

Cos’è Stellar e a cosa serve

Come abbiamo già ricordato, Stellar non si propone come sistema di pagamento diretto, bensì alla stregua di un intermediario. Nasce cioè nel solco di Ripple, di cui, del resto, ha usato lo stesso protocollo sino al 2015. In quell’anno, infatti, è nato lo Stellar Consesus Protocol (SCP), teso a differenziarlo da XRP.

La sua nascita ha avuto come protagonista Jed McCaleb, personaggio notissimo in ambito crypto. Oltre ad essere co-fondatore di Ripple, ha anche fondato Mt. Gox, l’exchange centralizzato crollato nel 2014 dopo una lunga serie di attacchi informatici con conseguente sottrazione di risorse virtuali.

Ad affiancarlo nella nuova avventura sono stati un avvocato, Joyce Kim, e Matt Mullenweg uno sviluppatore cui si deve la creazione di WordPress. Al team si è poi aggiunto subito dopo la nascita del progetto Patrick Collison (CEO di Stripe), cui si deve il lancio della Stellar Development Foundation.

Il gruppo così assortito ha dato vita nel 2014 ad una ICO (Initial Coin Offering) grazie alla quale sono stati raccolti circa 40 milioni di dollari. Denaro che si è aggiunto all’investimento di 3 milioni da parte di Stripe, ponendo le basi per lo sviluppo delle ambizioni di partenza.

Come funziona Stellar

Per quanto riguarda il funzionamento di Stellar, occorre subito precisare un concetto: la sua unità monetaria, i Lumens, non è oggetto di mining. I gettoni esistenti, nell’ordine dei 100 miliardi di esemplari, sono stati infatti coniati prima del lancio del progetto. I token sono poi stati suddivisi nel corso del tempo, secondo percentuali prefissate: il 50% è finito sul mercato, il 25% è stato destinato a personaggi e aziende dell’universo crypto, il 20% è stato distribuito ai possessori di Bitcoin e Ripple, mentre il restante 5% è appannaggio del gruppo di sviluppatori raccolti intorno a Stellar.

Per poter avere i token, quindi, occorre acquistarli presso gli exchange che li accettano nelle proprie contrattazioni. Oppure possono essere raccolti gratuitamente all’interno dei faucet che li propongono. Questi sono gli unici metodi di raccolta dei token Lumens.

Stellar e Ripple

Come abbiamo già sottolineato, Stellar si propone come avversario di Ripple, l’altro progetto che si propone funzioni di intermediazione, più che come sistema di pagamento autonomo. Tra i due sistemi, però, ci sono punti di contatto e differenze notevoli. Tra le seconde, le più evidenti sono:

  • il pubblico cui si propongono. Stellar si rivolge ai cosiddetti unbanked, le persone prive di strumenti basilari per la gestione del proprio patrimonio, come un semplice conto bancario. Ripple, al contrario, crea collaborazioni con le istituzioni bancarie e finanziarie rivolte ai loro clienti;
  • Stellar apre la sua piattaforma a chiunque, in maniera decentralizzata, mentre Ripple dipende dalle decisioni in merito degli enti con cui collabora.

In entrambi i casi, però, stando al parere di molti analisti, il futuro si prospetta brillante. Se Ripple ha potuto avvalersi del fatto di essere stato lungamente alla ribalta per la causa intentatagli dalla SEC, Stellar vanta comunque ottimi rapporti e si giova di una notevole reputazione. Il suo 23° posto nella classifica di settore potrebbe quindi migliorare notevolmente, ove il crypto winter lasciasse finalmente posto ad una decisa schiarita.