Un presidente storico, una storia d’amore infinto. Massimo Moratti e l’Inter, per buona parte della vita sono stati una cosa sola. La passione ereditata dal padre, Angelo, gli alti e i bassi alla guida dei nerazzurri. I grandi campioni, i trofei straordinari e poi l’allontanamento. Il ritorno, i successi e infine l’epilogo. È stato presidente dal 1995 al 2004 e poi ancora dal 2006 al 2013 ma anche a distanza, ancora oggi, non si perde mai una partita della squadra di Simone Inzaghi, perché prima di tutto Massimo è sempre stato un tifoso. Per commentare la stagione dei nerazzurri e il ritorno dell’impegno in Champions League e nel dettaglio Inter-Salisburgo, Moratti è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter-Salisburgo, Moratti a Tag24

La finale di Champions League dello scorso anno, l’avvio di stagione in Serie A in questo campionato. L’Inter è una squadra in grande ascesa, costruita per vincere e cresciuta tanto negli ultimi mesi. Secondo molti, si tratta della rosa più forte, quella da battere. Inzaghi mantiene i piedi per terra, ma questa volta lo scudetto non se lo vuole far scappare. Intanto, dopo aver battuto il Torino al rientro in campo dopo la sosta, ora i nerazzurri devono concentrarsi sulla sfida europea. Tra poche ore, esattamente con il fischio d’inizio fissato alle ore 18.45, affronteranno il Salisburgo. Mister Inzaghi è stato chiaro, guai a sottovalutare l’avversario. Ai fini della classifica, vincere a San Siro sarebbe fondamentale per affrontare il resto del girone con un po’ di tranquillità in più. Per commentare il ritorno della Champions e nel dettaglio Inter-Salisburgo, Moratti, presidente storico dei nerazzurri, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La vittoria in campionato, la vetta della classifica e ora la Champions League. Che partita si aspetta contro il Salisburgo? 

“L’Inter in questo momento sta bene, è una squadra in forma e lo ha dimostrato anche nell’ultima giornata di campionato. Penso che in queste prime nove giornate i nerazzurri abbiano fatto vedere di essere la squadra più forte e completa della Serie A. Poi è chiaro che in campo internazionale è diverso, ma penso che quella di stasera sia un match alla portata della formazione di Inzaghi. Mi aspetto una bella partita con il Salisburgo”.

La formazione di Inzaghi a detta di molti è la più forte. Così chi sarà la lotta scudetto? 

“L’Inter è avanti rispetto alle altre per la corsa scudetto. Ha una squadra davvero completa, anzi se vogliamo dirla tutta ne ha praticamente due. È per questo che tutti gli addetti ai lavori la indicano come la formazione da battere. Sono tutti calciatori all’altezza per affrontare al massimo il campionato. Poi c’è il Milan, che ha dimostrato di avere un grande carattere in questa prima parte di stagione. E poi bisogna stare attenti alle solite note, chiaramente Juventus e Napoli. Garcia è riuscito finalmente a farci vedere una bellissima partita contro il Verona, gli azzurri possono ripartire da qui. Ci si può aspettare di tutto per lo scudetto, ma mi sembra sempre che l’Inter abbia quel qualcosa in più”.

Qualcosa in più che deriva anche da un’accoppiata straordinaria, quella composta da Lautaro e Thuram. Si aspettava un feeling e un impatto simile in questo campionato?

“Assolutamente no, devo essere sincero. Thuram è stato un ottimo acquisto ma penso che neanche all’interno della società si aspettavano un impatto del genere. Magari avevano idea di un attaccante di prospettiva e invece ha reso da subito alla grande. E inoltre va estremamente d’accordo con Lautaro e questa è la cosa più importante che non si può sottovalutare”.

L’Inter in Europa finora non ha brillato come in campionato, ma è reduce anche dalla finale di Champions. Quanta consapevolezza ha dato quella partita a questa squadra e soprattutto è un percorso che i nerazzurri possono ripetere?

“Beh fare previsioni non è mai facile. Essere arrivati in finale ha dato sicuramente grande consapevolezza a questa squadra, sicurezza nei propri mezzi e ha eliminato tanti complessi interni. Ripetersi non è mai semplice, ma si può fare. Quello dello scorso anno è stato un percorso straordinario e mi auguro di rivedere il prima possibile qualcosa di simile. È chiaro che ci sono squadre anche più forti dell’Inter. Mi viene subito in mente il City ad esempio, ma anche il Real Madrid, però i nerazzurri restano una formazione di tutto rispetto, che può fare molto bene per quanto non sia facilissimo”.