Negli ultimi anni, specialmente in Italia, sembra essere aumentato notevolmente il numero di alluvioni ed inondazioni che hanno provocato danni anche gravi. Fenomeni che spesso avvengono anche in territori che prima non erano considerati partcolarmente a rischio idrogeologico. Quanto è correlato il disastro naturale e l’evento meteo particolarmente intenso con il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale? Vediamo quali sono le statistiche storiche e perchè molti scienziati hanno lanciato l’allarme legato al futuro in caso di ulteriore incremento dell’inquinamento atmosferico.

Alluvioni: ci sono sempre state o aumentano con il cambiamento climatico?

Il dibattito sul cambiamento climatico, il surriscaldamento globale e l’aumento di fenomeni meteorologici intensi che sono più frequenti con il passare degli anni è ancora molto acceso. Tra chi sostiene che tali eventi ci sono sempre stati e ciclicamente sono più frequenti, e altri scienziati che invece incolpano direttamente l’inquinamento atmosferico e l‘attività umana come principale responsabile di rischi e danni a livello idrogeologico sul territorio, anche dove prima non si registrava tale probabilità.

Rispondere con esattezza a questa domanda non è semplice, perchè bisogna tenere conto di molti fattori, tra i quali le statistiche storiche delle temperature, delle precipitazioni e degli effetti prodotti. Se infatti prima di lanciare l’allarme a livello mondiale sul clima, tali registrazioni venivano effettuate solo a fini di raccolta di dati, adesso, grazie anche alle nuove tecnologie, è possibile stimare un calcolo più esatto della probabilità ripetuta nel tempo. Con questi strumenti inoltre, si dovrebbero pianificare anche interventi di prevenzione, limitando soprattutto il consumo di suolo nelle aree più a rischio.

Le statistiche storiche dei disastri naturali

Secondo le statistiche storiche delle allerte meteo, i disastri naturali, non solo alluvioni e inondazioni, ma anche trombe d’aria, straripamenti di corsi d’acqua dovuti a piogge intense sono aumentati negli anni. Specialmente in alcune zone del mondo tra le quali l’Italia. Nel nostro paese in particolare si stanno verificando sempre più fenomeni negativi dovuti all’alternanza di siccità e abbondanza di precipitazioni improvvisa. Fattori che hanno determinato maggiori danni e vittime.

Molti scienziati attribuiscono la causa all’aumento delle temperature a livello globale. Anche se tutto ciò è evidentemente correlato soprattutto alle attività umane, che non solo hanno contribuito alle emissioni nocive e all’inquinamento, ma anche all’edificazione incontrollata e la deforestazione, con un degrado ambientale che comporta attualmente danni più seri in caso di eventi estremi. le alluvioni infatti spesso sono provocate dall’incuria dei corsi d’acqua e dallo sfruttamento del suolo che purtroppo non tiene conto di un corretto smaltimento delle acque piovane.

Che differenza c’è tra alluvioni e inondazioni

Considerando le statistiche storiche e l’aumento del livello di rischio in Italia, soprattutto in alcune regioni, il fenomeno delle alluvioni provoca più frequentemente danni. Così come c’è un maggiore il pericolo di inondazioni. Perchè questi due eventi sono diversi, e sebbene rappresentino tutti e due una minaccia, a livello scientifico hanno una sostanziale differenza.

L’inondazione infatti si verifica quando per cause naturali corsi d’acqua o laghi, dighe e mari, aumentano di volume nel corso del tempo e vanno ad allagare con masse di acqua i territori circostanti. Mentre l’alluvione può essere causata anche da abbondanti piogge che cadono, e può essere causata non direttamente dallo straripamento dei corsi di acqua, ma anche dall’accumulo di detriti dovuto all’incuria. Quindi quest’ultima potrebbe essere più facilmente prevenuta e limitata.

Siccità e alluvioni: perchè il riscaldamento globale causa fenomeni meteorologici più intensi

Perchè i fenomeni intensi come le alluvioni sono aumentati con il riscaldamento globale? La causa è l’alternanza tra periodi di forte siccità e momenti in cui le precipitazioni aumentano. I danni infatti sono più spesso provocati dal fatto che il territorio si modifica con il caldo estremo ed in mancanza di acqua e pertanto in presenza di precipitazioni intense le infiltrazioni sono limitate. Si verifica quindi il cosiddetto ruscellamento dovuto a mancanza di capacità assorbire liquidi da parte del suolo arido e compromesso, e quindi provocando maggiori dissesti idrogeologici e piene fluviali.