La verità sulla cessione di Gianluigi Donnarumma nelle parole di Enzo Raiola. Sarà una serata particolare, quella che vedrà protagonista domani sera il portiere del Paris Saint Germain. Appuntamento a domani sera al Parco dei Prinicipi, fischio d’avvio alle ore 21. Un tuffo nel passato, avversario per una sera della squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta. PSG-Milan è sfida del cuore per Donnarumma. I tifosi rossoneri non hanno mai digerito la sua partenza, due estati fa. I fischi ricevuti a San Siro, in occasione dell’ultima gara della Nazionale italiana contro l’Ucraina, dimostrano quanto la ferita sia ancora aperta.

Ma perchè Donnarumma è andato via dal Milan? Una domanda che si sono posti in molti e alla quale ha voluto dare una risposta concreta Enzo Raiola. Intervistato da Tuttosport, il cugino del celebre Mino ha raccontato gli ultimi mesi in rossonero di Gigio: Dopo l’arrivo del fondo Elliott l’input era quello di sistemare le casse societarie, ma, nonostante tutto, abbiamo avuto tanti appuntamenti per parlare del rinnovo. E l’unica cosa che Mino ha sempre messo in chiaro è stata questa: ‘Il ragazzo a zero non ve lo porteremo mai via, ma vorrebbe che il Milan centrasse la qualificazione in Champions’. Noi siamo andati più volte a Casa Milan e loro sono venuti una volta a Montecarlo, i rapporti erano tranquilli”.

Raiola sull’addio di Donnarumma: “La Juventus era pronta ad acquistarlo”

Una partenza annunciata, quella che si è concretizzata nell’estate del 2021 e che ha bruscamente spezzato il rapporto d’amore tra Donnarumma e il Milan. Il Paris Saint Germain si è assicurato, a parametro zero, l’estremo difensore che blinderà ancora per molte stagioni la porta della squadra francese. Enzo Raiola racconta l’incontro che ha segnato la fine del rapporto con il club rossonero: “Fissammo un appuntamento con Maldini e Massara. Nella testa di Mino c’era l’idea di fare un punto perché il Milan non aveva ancora conquistato la Champions e l’alternativa, visto che non volevamo portare via a zero Donnarumma, era andare avanti con un altro club, ovvero la Juve, che avrebbe sistemato la situazione con uno scambio o un conguaglio (ovviamente previo rinnovo finalizzato all’affare, ndr). Maldini disse: ‘Mino, noi siamo qua per altro: il capitolo Gianluigi è già chiuso perché noi abbiamo già preso il nostro portiere’. A Donnarumma è crollato quel macigno sulla testa”.

Ma, oltre alla squadra presieduta da Nasser Al Khelaifi, anche la Juventus era decisamente interessata all’acquisto del calciatore. Raiola ha chiarito: “Noi, oltre alla Juve, che lo avrebbe preso solo a fine campionato se il Milan non fosse andato in Champions, non avevamo fatto mercato su Gianluigi a gennaio, sempre per non tradire il Milan. Non aveva neanche voluto ascoltare un’offerta da futuro svincolato”.