Chi era davvero San Raffaele: ecco la storia del santo che, secondo quanto tramandato dalla tradizione biblica, non è solo un importante angelo alla presenza di Yahweh, ma è anche il protettore degli ammalati e oggi patrono di alcuni Comuni italiani. Il 24 ottobre festeggiano il proprio onomastico tutti i maschi che si chiamano Raffaele e tutte le femmine che si chiamano Raffaella.

San Raffaele: la storia del santo

San Raffaele, nella storia e nell’arte, viene spesso rappresentato con le ali, con qualche animale al seguito e con un vasetto di medicinali. Il santo, in passato, è stato patrono del Regno di Napoli. Risulta inoltre essere il protettore degli ammalati, dei ciechi, dei mali corporei, delle disturbi mentali, dei viaggiatori, dei professionisti del settore sanitario, dei giovani e dei fidanzati.

Raffaele è il terzo angelo di cui si parla nella Bibbia. Nel libro egli appare sotto forma di una figura umana con il nome di Azaria. A mandarlo sulla terra è stato Dio, il quale gli ha affidato il compito di aiutare il giovane Tobia, di fargli da guida e da difensore.

L’angelo deve aiutare il ragazzo nel portare a termine il compito che gli è stato affidato dal padre cieco. Ovvero quello di riscuotere un credito in una città lontana. Così, Tobia si mette in viaggio e durante il percorso incontra la giovane Sara, con la quale ha un matrimonio felice.

A procurargli le nozze, così come la guarigione del padre di Tobia dalla cecità è sempre Raffaele. L’angelo si rivela solo una volta portata a termine la sua missione, prima di tornare al cielo. Poi incarica il giovane di scrivere e di raccontare quanto accaduto.

Perché San Raffaele è il 24 ottobre?

San Raffaele è sempre stato molto celebrato in Italia e in Europa. Nel 1951 il Papa diede a di Cordoba il permesso di celebrare la festa in suo onore il 7 maggio, giorno in cui egli si sarebbe rivelato il custode della città.

Con il passare del tempo si consolidò l’abitudine di ricordare il santo, in tutto il mondo, il 24 ottobre di ogni anno. Ad accettarlo e renderlo ufficiale è stato Papa Benedetto XV, il quale “allargò” la ricorrenza a tutti i fedeli della Chiesa cattolica. Per questo motivo San Raffaele si celebra in tale data.

Molte persone festeggiano il santo il 24 ottobre perché originariamente la chiesa cattolica lo ricordava proprio in questa data. Così vengono celebrate le persone che si chiamano Raffaele o Raffaella (e derivati). Questi festeggiano il loro onomastico.

Al giorno d’oggi l’angelo è venerato in diverse parti del mondo. Non solo in Italia. Però, per quanto riguarda il nostro Paese, vi diciamo che egli è patrono della città di Castrolibero, in provincia di Cosenza, e di Stignano, in provincia di Reggio Calabria. È compatrono di una località nel Barese: Cellamare.

Le curiosità sul santo

A lui sono dedicati diversi ospedali tra cui quello di Milano, che oggi rappresenta sicuramente uno dei centri di eccellenza in Italia e nel mondo. A molti potrebbe venire in mente il nome di questa nota struttura collegata a Silvio Berlusconi. È proprio infatti in questo ospedale che l’ex premier è deceduto il 12 giugno 2023.

Ricordiamo inoltre ancora una volta che il santo, nella tradizione biblica, è, tra le altre cose, anche il protettore degli ammalati e delle persone che stanno male e che pregano per una pronta guarigione.

Concludiamo infine raccontando che, a differenza di altri angeli come Michele e Gabriele, egli non sembra apparire esplicitamente nel Corano. Gli studiosi e gli storici nei corso degli anni hanno pensato che il nome “Israfil” potesse essere l’adattamento arabo-islamico di Raffaele, ma non è così. O almeno, per il momento, non vi è nessuna prova certa in merito.