Gli animali domestici tengono compagnia e sono a tutti gli effetti componenti del nucleo familiare. Alcuni di noi adorano circondarsi della compagnia di questi piccoli amici, altri preferiscono godersi la loro presenza solo in esterni. Quando si parla di animali tradizionali come cani, gatti, uccelli e conigli, la maggior parte delle persone sa esattamente di cosa si sta parlando. Ma non tutti sono consapevoli delle restrizioni legali riguardo alla detenzione di alcune specie nelle proprie case. Ci sono animali, che per alcuni potrebbero essere domestici, e che invece sono pericolosi per i quali vige il divieto assoluto di tenerli a casa.

Cosa dice la legge italiana sugli animali domestici?

In Italia, la legge si preoccupa della salute e del benessere sia degli animali sia degli esseri umani. Pertanto, ha stabilito specifici divieti sulla detenzione di alcuni animali in ambito domestico. Ad esempio, nonostante possa sembrare surreale, nessuno potrebbe seriamente pensare di avere un rinoceronte o un elefante come animale da compagnia. Ma oltre alle ovvie restrizioni, quali sono esattamente gli animali ammessi e quelli proibiti?

Prima di esplorare gli elenchi specifici, è essenziale capire cosa la legge intenda per “animale domestico”. Non si tratta semplicemente di un animale che vive in casa con noi. La definizione legale prevede che un animale domestico sia:

  • Tenuto principalmente per affezione, senza fini produttivi o alimentari.
  • Può svolgere funzioni utili per l’uomo, come cani guida per disabili o animali utilizzati in terapie riabilitative.
  • Inoltre, anche gli animali che vengono allevati per fini produttivi, come le galline o le mucche, possono essere considerati domestici, ma solo se tenuti per uso personale e non industriale.

Elenco degli animali ammessi in ambito domestico

Il Regolamento europeo fornisce una lista chiara e dettagliata degli animali che possono essere considerati domestici:

  • Cani;
  • Gatti;
  • Furetti;
  • Invertebrati (ad eccezione di api e crostacei);
  • Pesci tropicali ornamentali;
  • Anfibi e rettili;
  • Uccelli (fatta eccezione per quelli proibiti dalle norme europee);
  • Roditori e conigli domestici.

Differenze tra animali domestici e animali selvatici

Mentre la legge definisce chiaramente quali animali possono essere considerati domestici, ciò implica anche che tutti gli altri, in particolare gli animali selvatici, non rientrano in questa categoria. Nonostante alcuni animali selvatici possano mostrare affinità con gli esseri umani, la legge li distingue dagli animali domestici per proteggere sia l’animale sia la persona.

L’Italia, rispettando sia le normative nazionali che quelle internazionali, ha definito delle chiare linee guida riguardo gli animali che possono o non possono essere detenuti come animali domestici. La ragione dietro a tali restrizioni può essere variabile: la sicurezza pubblica, il rischio di malattie o la protezione delle specie in via di estinzione sono solo alcune delle cause.

Cosa s’intende per animali domestici pericolosi?

A differenza di quello che si potrebbe pensare, la legge non cataloga più alcun cane come “pericoloso”. Ora, ci sono riferimenti ai “cani impegnativi“, e si sottolinea l’importanza di gestire questi animali con attenzione. Tuttavia, la tendenza di introdurre animali esotici nelle abitazioni ha posto l’accento sulla necessità di definire chiaramente quali animali possono rappresentare una minaccia.

Lista di animali non domestici

Ecco un elenco di alcuni animali considerati non domestici, ma che per alcuni potrebbero esserlo (al di là dei casi eclatanti, come le belve feroci o gli animali di grandi dimensioni):

  • Leoni;
  • Elefanti;
  • Tigri;
  • Pantere;
  • Iene;
  • Rinoceronti;
  • Ippopotami;
  • Cinghiali;
  • Orsi;
  • Oranghi;
  • Scimpanzé;
  • Gorilla;
  • Ghiottoni;
  • Tassi;
  • Lontre;
  • Cervi;
  • Daini;
  • Varani;
  • Lemuri;
  • Tartarughe azzannatrici;
  • Coccodrilli;
  • Alligatori;
  • Pitoni reticolati;
  • Anaconda;
  • Cobra;
  • Mamba;
  • Serpenti corallo;
  • Vipere;
  • Serpenti a sonagli;
  • Aracnidi pericolosi;
  • Ricci europei;
  • Aquile;
  • Falchi.

La protezione delle specie in via di estinzione è un’ulteriore ragione per la quale alcuni animali non possono essere tenuti come pet. Le normative che regolano questo sono basate sulla Convenzione di Washington e sul Regolamento europeo.

Di seguito, alcuni degli animali protetti:

  • Orsi bruni;
  • Falchi pescatori;
  • Oche selvatiche;
  • Cigni reali;
  • Aironi bianchi maggiori;
  • Cicogne bianche;
  • Gufi comuni;
  • Civette.

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Detenzione illegale di animali: sanzioni

Violare le disposizioni può portare a gravi conseguenze legali. Coloro che detengono animali non consentiti possono affrontare sanzioni che vanno dall’arresto fino a multe considerevoli. Le pene possono variare da una multa da 7.747 euro a 103.291 euro a periodi di detenzione che vanno da tre mesi a un anno. In caso di recidiva, le sanzioni possono aumentare notevolmente. La responsabilità si estende anche ai danni che gli animali potrebbero causare.