Andrea Cassarà è tra gli indagati della procura di Brescia per il possesso di materiale pedopornografico. L’uomo, ex azzurro di scherma, si è visto sequestrare il telefono cellulare da parte dei carabinieri e ora sarà oggetto di analisi. Tutto è partito dalla denuncia di una 15enne che ha raccontato di essere stata ripresa con un telefono mentre era intenta a farsi una doccia negli spogliatoi del centro sportivo.
Cassarà indagato per possesso di materiale pedopornografico: la denuncia a Brescia
Cassarà è finito nelle indagini dopo la denuncia della ragazza, la giovane però non avrebbe visto l’uomo ma solo una mano che, attraverso la grata, utilizzava il cellulare per riprendere. Le Forze dell’Ordine, dopo la denuncia portata avanti dalla ragazza, hanno disposto tutto per l’acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza, presenti in tutto il centro sportivo. È proprio attraverso i video che è spuntato il nome di Cassarà, ripreso dalle telecamere in una zona che sembra essere compatibile con la dinamica dei fatti descritti dalla denuncia della ragazza.
Materiale pedopornografico in Italia: +27% reati su minori nel 2022
I dati relativi ai reati su minori in Italia sono in aumento nell’ultimo anno, nel 2022 con un +27% nell’ultimo anno. Le statistiche arrivano dal dossier Indifesa 2023, che rilevano una crescita dei reati sui minori pari al 27%. Tra questi, per l’89% dei casi si parla di bambine e adolescenti, un incremento record rispetto al 2021.
È solo di una manciata di giorni fa la notizia di una maxi inchiesta contro la pedopornografia, l’Operazione Lucignolo, che ha portato all’arresto di 3 persone e 24 indagati per ora. Sono stati circa 100 gli agenti che hanno partecipato alle indagini in tutte le aree d’Italia, trattandosi di una inchiesta basata su una rete online e di conseguenza in grado di coinvolgere gran parte delle regioni d’Italia. Minori e pornografia vanno spesso di pari passo purtroppo e il governo si è dimostrato reattivo su questo fronte aumentando i controlli.