Quali sono i requisiti per andare in pensione a 58 anni? Chi è nato nel 1965, quando andrà in pensione? Come posso calcolare la mia data di pensionamento? Quanto incide il lavoro precoce sui benefici pensionistici? Negli ultimi giorni, abbiamo ricevuto numerose domande relative all’accesso alla pensione per coloro nati nel 1965. Molte persone si chiedono se sarà ancora possibile andare in pensione a 58 anni nel 2024. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza.

Chi è nato nel 1965 quando andrà in pensione?

I nati nel 1965 possono andare in pensione nel 2023, purtroppo per il 2024 le opzioni sono limitate e riguardano principalmente le carriere speciali e la previdenza sociale. I più ottimisti sperano ancora in un cambio di rotta del governo, impegnato a perseguire gli obiettivi prioritari.

Tuttavia, se le risorse rimarranno scarse per un lungo periodo, sarà difficile apportare cambiamenti radicali alle nuove regole riguardanti la pensione anticipata. Il rischio è che il prepensionamento per i nati nel 1965 resti un’illusione. Questo perché, per il 2023, ci sono diverse opportunità, ma la stessa cosa non può essere detta per il 2024.

Requisiti pensionistici per il personale comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico

Per il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico (Vigili del fuoco del settore operativo e aeronavale), sono previsti requisiti diversi da quelli in vigore nell’assicurazione generale obbligatoria. Vediamo insieme come cambia la pensione di vecchiaia e la pensione di anzianità.

Pensione di vecchiaia

 Per il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, la pensione di vecchiaia si ottiene al raggiungimento dell’età anagrafica massima indicata dai singoli ordinamenti, che varia in base alla qualifica o al grado. Il requisito contributivo rimane fissato a almeno 20 anni di versamenti.

A partire dal 1° gennaio 2013, sono stati introdotti adeguamenti in base all’incremento dell’aspettativa di vita.

Per il personale che rientra nel sistema contributivo, la pensione viene erogata dopo la cessazione dell’attività lavorativa, al raggiungimento dei 57 anni di età, a condizione che siano stati effettuati almeno 5 anni di contributi. Inoltre, l’importo della pensione non può superare 1,2 volte l’importo del trattamento minimo fino all’età di 65 anni.

Pensione di anzianità

Per il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, per il biennio 2023-2024, il diritto alla pensione di anzianità viene riconosciuto al verificarsi dei seguenti requisiti:

  • 41 anni da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età di almeno 58 anni di età da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’ottanta per cento, a condizione che essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 (attesa l’introduzione del contributivo pro rata dal 1° gennaio 2012) e in presenza di un’età anagrafica di almeno 54 anni da adeguare agli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1° gennaio 2025.  

Quali sono i requisiti per andare in pensione a 58 anni?

 Per le lavoratrici, l’accesso alla pensione anticipata è possibile a partire dai 60 anni di età, sia per le dipendenti che per le lavoratrici autonome, senza figli o con una riduzione dell’età richiesta. In quest’ultimo caso, viene concesso un anticipo di 1 anno per ogni figlio, fino a un massimo di due. Di conseguenza, le lavoratrici con due o più figli possono accedere alla pensione anticipata a 58 anni.

Al contrario, coloro che hanno un solo figlio possono farlo a 59 anni. Il requisito contributivo richiesto è di almeno 35 anni di versamenti. Possono accedere al trattamento economico anche le lavoratrici che rientrano in categorie protette, come le caregiver, le disoccupate e le invalide al 74%, purché abbiano soddisfatto i requisiti entro il 31 dicembre 2022.

Come vedere quando va in pensione chi è nato nel 1965?

L’INPS mette a disposizione dei contribuenti diversi servizi, tra cui “PensAMi”. Si tratta di un servizio che permette di simulare la pensione futura. Utilizzando questo servizio è possibile pianificare l’uscita dal lavoro con termini e modi adeguati alle proprie esigenze.

 Quanto vale il lavoro precoce ai fini pensionistici?

I lavoratori che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedenti al 19° anno di età ottengono una certificazione valida ai fini pensionistici. Infatti, coloro in possesso di questa condizione e degli altri requisiti previsti dalla legge possono andare in pensione con almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età.

A che età vanno in pensione i nati nel 1965, se precoci?

II lavoratori precoci possono andare in pensione senza limiti di età. Pertanto, coloro che sono nati nel 1965 possono accedere alla pensione a 58 anni di età con Quota 41 precoci, a condizione di soddisfare i requisiti previsti dalla normativa.

Prima di tutto, è necessario aver accumulato 12 mesi di contribuzione prima del compimento del 19° anno di età e, inoltre, rientrare in una categoria meritevole di tutela, come disoccupati, caregiver, invalidità al 74%, o lavorare in mansioni usuranti o gravose.