Sergio Massa è uno dei due candidati al ballottaggio delle elezioni in Argentina. Non solo ha impedito a Javier Milei, il populista di estrema destra, di vincere al primo turno, ma ha rovesciato completamente le previsioni, emergendo al primo turno con un vantaggio di quasi 7 punti sull’avversario. Questo rappresenta una sorta di “rivincita” del peronismo, dato per spacciato prima di questa tornata elettorale.
Sergio Massa, chi è? Età, origini, moglie
Nato il 28 aprile 1972 a Ciudad del Libertador General San Martín, Sergio Massa è un politico sposato con Malena Galmarini, anch’essa candidata nel distretto suburbano di Tigre, a Buenos Aires. La coppia ha due figli.
Massa ha iniziato la sua carriera politica con l’Unión de Centro Democrático, un partito ultraliberista che ha sostenuto il governo di Carlos Menem, un peronista della corrente più di destra. Successivamente, ha fatto il suo ingresso nel Partito Justicialista e a soli 27 anni è stato eletto deputato provinciale. Da lì, ha intrapreso una rapida ascesa politica, culminata con la nomina a capo del gabinetto di Cristina Fernández de Kirchner. Tuttavia, nel 2013 ha rotto con la protagonista indiscussa degli ultimi 15 anni di politica argentina, che è stata condannata nel dicembre 2022 a sei anni di carcere per corruzione e amministrazione fraudolenta.
Massa ha cercato di creare una sua base politica fondando il suo partito, il Frente Renovador, e ha tentato la corsa presidenziale, arrivando terzo nel 2015 dietro al peronista Daniel Scioli e al conservatore Mauricio Macri, che ha poi vinto il ballottaggio. Nel 2019, è stato eletto al Parlamento nella coalizione peronista e ha assunto la presidenza della Camera.
Nel 2022, dopo le dimissioni di Martín Guzmán e la breve gestione di Silvina Batakis, Massa è stato nominato ministro dell’Economia con poteri straordinari. Tuttavia, non è riuscito a migliorare in modo significativo la situazione economica del paese. In campagna elettorale, Massa ha promesso tagli alla spesa pubblica e misure a favore dei mercati, ma ha anche manifestato un impegno per la popolazione più svantaggiata, attraverso sussidi ed esenzioni fiscali, adottando un approccio pragmatico.
Da notare che il nome di Massa è legato alle sue radici di immigrato di seconda generazione: i suoi genitori sono giunti in Argentina dall’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La madre, Lucia, originaria della provincia di Trieste, aveva solo sei anni al momento dell’arrivo, mentre il padre, Alfonso, un siciliano di Niscemi, aveva undici anni. La famiglia ha costruito la propria fortuna grazie a un’impresa edile, ma Sergio ha scelto fin da giovane di dedicarsi alla carriera politica.
Orientamento politico di Sergio Massa
Massa è un rappresentante del “peronismo”, movimento politico-sociale promosso da Juan Domingo Perón, che unisce il patriottismo e il socialismo, mirando alla giustizia sociale e all’indipendenza economica.
La campagna elettorale in Argentina si è incentrata principalmente sulle questioni economiche, considerando che il Paese è sull’orlo del fallimento, con un debito di 44 miliardi di dollari nei confronti del Fondo Monetario Internazionale e una tassazione inflazionistica superiore al 130%.
Sergio Massa, il candidato nominato come una sorta di “superministro” dell’Economia, è riuscito a superare questa sfida, ottenendo il 36,68% dei voti e diventando il candidato più votato. Milei ha conquistato il 29,98% dei voti, mentre Patricia Bullrich, candidata di centrodestra dell’Unión por la Patria, si è fermata al 23,83%. Sebbene Patricia Bullrich sia stata esclusa dal ballottaggio, i suoi voti potrebbero in gran parte convergere verso Milei nel ballottaggio previsto per novembre, con la possibilità di ribaltare la situazione e consentire a Milei, l’estremista, di conquistare la “Casa Rosada”.
Milei ha promesso la dollarizzazione dell’economia, ovvero l’abbandono della moneta nazionale in favore del dollaro, oltre a proposte estreme come “bruciare la Banca centrale argentina” e tagliare drasticamente la spesa pubblica in favore di una deregulation totale.