Nella serata di ieri è arrivata l’ufficialità della liberazione da parte di Hamas di due ostaggi. Si tratterebbe di due donne, Yocheved Lifshitz e Nurit Cooper, rispettivamente di 85 e 79 anni. La decisione di Hamas avrebbe come fondamento i “motivi umanitari” ma senza la mediazione di Egitto e Qatar non sarebbe stato possibile, così come per quanto accaduto qualche giorno prima con Yehudit e Natalie Raanan, con passaporto statunitense.

Guerra Israele-Gaza: Hamas ha liberato due ostaggi

La notizia della liberazione sembra inoltre essere confermata da un video apparso sui social che ritrae le due donne al valico di Rafah, l’unico collegamento presente con l’Egitto. Sempre nella sera di ieri, invece, è arrivata la conferma da parte del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, del decesso di Nir Forti, l’ultimo italo-israeliano considerato disperso.

“Purtroppo anche Nir Forti è deceduto. Era l’ultimo dei 3 italo-israeliani dispersi. Mi stringo al dolore dei suoi genitori, li avevo incontrati durante la visita a TelAviv. Morire a 29 anni, barbaramente ucciso dai terroristi, è profondamente ingiusto. Prego per te, giovane Nir.”

L’annuncio del ministro Tajani è arrivato poche ore dopo un precedente tweet che aveva confermato un altro decesso, quello dell’italo israeliana Liliach Le Havron.

“Ho appreso del decesso di Liliach le Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l’attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l’Italia un altro giorno di lutto.”

Guerra Israele-Gaza: proseguono i tentativi di pacificazione

La guerra tra Israele e Gaza non accenna a fermarsi. Prosegue la pressione internazionale per una tregua umanitaria al fine permettere l’ingresso dei camion carichi di cibo, acqua e medicinali nella Striscia di Gaza. A spendersi in prima persona sono i leader internazionali, tra cui Ursula Von der Leyen, che ha dichiarato di aver avuto un contatto telefonico con Abbas a cui ha espresso le condoglianze per la morte dei civili.

La visita di Emmanuel Macron a Tel Aviv con il primo ministro Benjamin Netanyahu va nella stessa direzione. Il capo dell’Eliseo chiederà il rispetto della popolazione, fermo restando il diritto israeliano di difendersi da un attacco da parte dei terroristi di Hamas.