Se tra le privacy coin la più famosa è senz’altro Monero, anche altri token hanno calamitato l’attenzione di chi ritiene la riservatezza un bene da tutelare al massimo. A partire da Verge, un progetto nato nel 2014 con il nome di Dogecoindark.
Risultato di un fork in seno al celebre meme coin ideato da Billy Marcus e Jackson Palmer, XVG si è però prefisso sin dall’inizio di fornire ai suoi utenti gli strumenti in grado di preservarne al massimo la privacy. Se, quindi, la sua nascita è avvenuta sul filo dell’ironia, i suoi intenti sono al contrario molto seri, proprio in considerazione dell’attenzione che il tema suscita, anche a livello politico e istituzionale.
Cos’è Verge e come funziona
Verge è un network open source sorto a seguito di un fork avvenuto nell’ambito di Dogecoin, per opera di Sunerok, uno pseudonimo il quale ha spinto più di un osservatore a paragonarne la genesi a quella di Bitcoin. Anche chi vi si nasconde dietro, infatti, non è mai stato individuato.
Sin dal suo avvento XVG è andato ad occupare un segmento molto particolare, quello rappresentato dalle privacy coin. Il grimaldello individuato per assicurare il massimo di riservatezza possibile è l’utilizzo di TOR e I2P, il quale consente di nascondere gli indirizzi IP e impedire il tracciamento delle risorse impiegate all’interno delle varie transazioni. Operazioni che si prospettano non solo all’insegna della rapidità, ma anche della convenienza, comportando il costo di 0,1 XVG. Rispetto a quanto richiesto da altre blockchain, il risparmio è nell’ordine del 90%.
Per quanto concerne il funzionamento, Verge si avvale di Stealth Addresses, ovvero la stessa tecnologia cui si appoggia Monero. Cui si aggiungono Onion Router e Wraith, che si occupano dal canto loro di nascondere l’indirizzo IP del mittente.
Altro elemento distintivo del suo ecosistema è poi rappresentato dal wallet Elecrtum, il quale è in grado di supportare perfettamente le reti TOR e I2P, consentendo agli utenti la memorizzazione sicura dei token offline. Per dare il via ad una transazione occorre soltanto firmare l’operazione con la propria chiave privata per poi completare il tutto con un dispositivo. Tra le peculiarità di Electrum la presenza di funzionalità che consentono il recupero di chiavi private e multi-firma. In tal modo alla privacy si vanno a mixare livelli di sicurezza estremamente elevati.
Le peculiarità di Verge
per quanto riguarda l’offerta totale, la tokenomics di Verge prevede il conio di 16,5 miliardi di monete virtuali, in un arco temporale pari a otto anni.
Proprio il mining, però, presenta una serie di caratteristiche tecnologiche molto interessanti. A partire dal fatto che nell’ecosistema di Verge convivono ben cinque algoritmi di consenso: Scrypt, x17, groestl, BLAKE2s e lyra2REv2. Il risultato che ne scaturisce è un tempo di blocco il quale si va ad attestare in circa 30 secondi, con il lavoro che viene ripartito in tempi uguali tra di essi.
Inoltre, l’estrazione dei blocchi e l’aggiunta alla catena possono essere condotti non soltanto coi costosi ASIC, ma anche con le più sostenibili GPU. In tal modo è possibile ampliare la comunità e garantire un maggior livello di decentralizzazione rispetto ad altre blockchain.
Le prospettive di Verge
Il fatto di muoversi nell’ambito di un contesto come quello delle privacy coin rappresenta un punto di forza per XVG. Un gran numero di utenti vede con evidente fastidio il tracciamento delle proprie risorse e si rivolge proprio a questi token per impedirlo.
Al tempo stesso, però, questi asset sono gravati da un forte pregiudizio, da parte delle autorità preposte al contrasto di fenomeni come il riciclaggio e l’evasione fiscale. Tanto da spingere molti exchange di criptovalute ad escluderli dalle proprie contrattazioni.
Ad influire sulla sua popolarità, però, sono stati i ripetuti cedimenti su quel fronte della sicurezza che, al contrario, doveva rappresentarne un punto di forza. Verge, in particolare, ha dimostrato una certa permeabilità agli attacchi 51%. Se gli sviluppatori sono al lavoro per cercare di risolverli, già il loro emergere si è fatto sentire sulle quotazioni di mercato. Un dato da tenere presente, in fase di investimento.