Oltre trecento partite in Serie A in una carriera da classico regista di provincia per Sergio Volpi. L’esordio il 31 agosto 1997 con la maglia del Bari e gli anni migliori a Genova sponda Sampdoria dove arriva anche il debutto europeo in Coppa Uefa fino al ritiro nel 2011 a Piacenza. Oggi è diventato allenatore partendo dai campi di provincia con il Nibbiano & Valtidone, formazione di Eccellenza emiliana. Abbiamo contattato in esclusiva per Tag24 il centrocampista con cui abbiamo fatto una panoramica sul campionato.

Dall’Inter che si è ripresa la vetta dopo la sconfitta del Milan in casa con la Juventus, proprio i bianconeri per Volpi non sono da sottovalutare per la lotta al titolo. Insegue il Napoli a cui concede fiducia a Rudi Garcia ed elogia la Lazio di Maurizio Sarri schierandosi anche lui dalla parte di Ciro Immobile. Stigmatizza il diverbio fra Mourinho e Palladino chiudendo sul Bologna di Thiago Motta che considera la sorpresa di questo inizio di stagione.

Il parere di Sergio Volpi sulla Serie A

L’Inter si è ripresa la vetta e ora è attesa dal Salisburgo, risultato scontato?

Non ci sono partite semplici nel calcio, la vittoria con il Torino va dimenticata al più presto perché domani sarà una gara con un’altra storia. L’Inter parte favorita ma va affrontata con la massima attenzione. La formazione di Simone Inzaghi è davvero forte ed essere accompagnata da uno stadio pieno che li trascina può essere un vantaggio

La sconfitta del Milan può essere stata condizionata dal match contro il Paris Saint Germain?

Ieri sera ho visto una gara equilibrata fino all’espulsione di Thiaw con occasioni per entrambe le squadre. L’inferiorità numerica ha sicuramente penalizzato i rossoneri rendendo tutto più complicato, la Juventus è stata brava ad approfittarne per portare a casa una vittoria importante

La Juve che vince a Milano è un messaggio per lo scudetto?

È innegabile che poter preparare una partita in una settimana è un grande vantaggio per Massimiliano Allegri, le coppe europee sono belle da affrontare ma portano via energie fisiche e mentali. La Juventus rimane una squadra che vuole sempre lottare per vincere il titolo dando filo da torcere a Inter e Milan, quindi, deve essere considerata una delle pretendenti

La vittoria del Napoli a Verona può essere il segnale di rilancio per Garcia?

Non credo che Garcia andrà via dal Napoli, bisogna dare del tempo al tecnico francese per conoscere a fondo i calciatori con cui lavora ogni giorno. Deve fargli capire le sue idee e quindi non sempre tutto funziona immediatamente, chiaramente poi sono i risultati a decidere il destino degli allenatori però cambiare all’inizio non penso sia la scelta più congeniale

La Lazio ha superato la crisi, cosa può fare in questo campionato?

I biancocelesti hanno tutte le qualità per replicare la stagione scorsa ed entrare nuovamente in Champions League. Difficile pensare ad altro perché non è al livello dell’Inter per avere ambizioni di scudetto però è una squadra che potrà dare fastidio a tutte le avversarie e lottare per rientrare fra le prime quattro”.

Due situazioni opposte: Nicolò Rovella in rampa di lancio e Ciro Immobile in pieno momento di crisi. Come valuti questi due giocatori?

“Rovella è un ragazzo giovane che deve ancora entrare alla perfezione negli schemi di Maurizio Sarri, l’anno scorso a Monza ha mostrato qualità davvero interessanti ma diamogli il tempo di crescere e anche di sbagliare. Le critiche a Ciro Immobile le trovo davvero ingiuste, è un attaccante che a fine stagione mostra un conto da doppia cifra di reti. È un giocatore davvero forte e in Italia non ci sono così tanti centravanti che vedono la porta come lui

Come giudichi il gesto di Mourinho contro Palladino dopo una partita così sofferta?

Quando si vince una partita così tirata nei minuti finali è normale che accadono situazioni del genere. Non ci dimentichiamo che l’adrenalina si fa sentire in quei momenti, un giocatore o un allenatore scarica la tensione accumulata in novanta minuti e si può scadere in certi gesti che non penso vengano compiuti in modo volontario o malizioso

Il Bologna può sognare ambizioni europee?

Il Bologna è la rivelazione di questa prima parte di campionato insieme alla Fiorentina. Mi piace molto Thiago Motta perché fa giocare davvero molto bene le squadre, l’anno scorso ha preso i rossoblù in corso ottenendo presto dei buoni risultati. Ora sta portando avanti il suo lavoro sfruttando la possibilità del ritiro estivo in cui ha dato il suo marchio alla squadra e i risultati gli stanno dando ragione