Un boato, poi il crollo: sono due le vittime della palazzina a due piani, esplosa nella serata di sabato 21 ottobre a Ferrara, nella frazione di Monestirolo. La causa è probabilmente da ricondurre a una fuga di gas. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo: per permettere tutti gli accertamenti del caso l’area dell’edificio e il deposito di gas sono state messe sotto sequestro.

Palazzina esplosa a Ferrara, due vittime: indagini sulle cause

Le due persone decedute nel crollo dell’edificio sono due ex coniugi: Andrea Benelli, 76 anni, ex agricoltore; e Gabriella Piccini, 74. Il corpo dell’uomo è stato il primo a essere ritrovato sotto le macerie, dopo 8 ore di lavoro dei vigili del fuoco, alle 6 del mattino di ieri 22 ottobre.

La speranza di ritrovare invece in vita la donna si sono spente intorno a mezzogiorno di domenica, quando è stato finalmente individuato e riportato in superficie. I due vivevano separati nello stesso edificio, in due diversi appartamenti: stavano dormendo al momento dell’esplosione. Si sarebbe salvato il cane di casa.

Proseguono intanto le indagini sulle cause della tragedia: la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

Ipotesi fuga di gpl

L’edificio era alimentato da una bombola esterna di gpl però lo scoppio, stando ai primi rilievi, non si sarebbe verificato nel serbatoio, bensì dall’interno dell’abitazione. Gli ambienti, come dichiarato dal comandante provinciale dei vigili del fuoco Antonio Del Gallo, sarebbero stati “saturi di gpl”. L’edificio è collassato, trasformandosi in un cumulo di macerie.

Ora gli investigatori dovranno confermare queste prime ipotesi e chiarire come mai nessuno si sia accorto dell’odore di gas.

Lo scorso 12 ottobre è avvenuta un’esplosione anche a Messina, che ha ugualmente coinvolto una palazzina a due piani: salvi gli anziani che vivevano nell’edificio.