Si chiama Fiamma Basile Giannini, ha tredici anni più di lui e due figli a carico, dopo la separazione dal precedente marito: chi è la moglie di Danilo Restivo, condannato per gli omicidi di Elisa Claps ed Heather Barnett, consumatisi nel 1993 e nel 2002 a Potenza e a Bournemouth, in Inghilterra.
Chi è Fiamma Basile Giannini, la moglie di Danilo Restivo: per lei l’uomo si trasferì in Inghilterra
Quando Danilo Restivo conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie, aveva già ucciso, a Potenza, la 16enne Elisa Claps, che per un po’ aveva cercato (invano) di conquistare. Il suo corpo, però, giaceva ancora – nascosto in un sottotetto – nella Chiesa della Santissima Trinità, dove sarebbe stato trovato nel 2010, 17 anni dopo i fatti. Contro di lui non si avevano prove.
Per questo aveva potuto seguire la donna, di nome Fiamma Basile Giannini, in Inghilterra: a un’amica aveva confessato di amarla. Di tredici anni più grande, con due figli a carico (nati da una precedente relazione), Giannini l’aveva accolto in casa a Bournemouth. Poco dopo si erano sposati. Tiravano avanti da disoccupati grazie ai sussidi statali e all’affitto di alcune stanze a studenti italiani arrivati in Inghilterra per imparare la lingua.
Erano già insieme, quando, nel 2002, Restivo tornò ad uccidere, scagliando la sua “ira” contro la vicina di casa, Heather Barnett, di 52 anni. Sarebbe stato condannato solo molti anni dopo: quando il cadavere della donna fu ritrovato, dopo l’allarme lanciato dai due figli minorenni, la polizia inglese non possedeva abbastanza elementi per incastrarlo, pur sospettando di lui.
Giannini è sempre rimasta al suo fianco, anche quando le indagini lo travolsero. I suoi familiari dall’Italia ipotizzarono addirittura che “ne fosse ostaggio“, che non lo lasciasse perché ne avesse paura, avendo intuito la sua vera natura. Dopo il ritrovamento del corpo di Elisa Claps – la svolta che permise sia alle autorità italiane che a quelle inglesi di incastrarlo – alla matrigna, che l’aveva contattata per sapere come stesse, aveva risposto “di farsi i fatti suoi”, di “non immischiarsi nella sua vita”.
Danilo Restivo e Fiamma oggi: che fine hanno fatto?
Che fine abbia fatto oggi la donna non è chiaro. Sappiamo invece che fine ha fatto il marito: dopo il ritrovamento del corpo di Elisa, in Inghilterra fu condannato a 40 anni di carcere e in Italia a 30. Ne ha scontati 11. Si è scoperto, nel tempo, che a Potenza, nei mesi precedenti all’omicidio della 16enne, aveva già dato problemi, venendo denunciato per aver tagliato i capelli di alcune studentesse sui bus cittadini.
A Londra prima di venire arrestato era stato colto in flagrante con un coltello e dei guanti di plastica nello zaino, mentre, in un parco, si atteggiava in modo strano, come se volesse tendere un agguato a qualcuno. Da anni c’è il sospetto che sia coinvolto in un terzo omicidio, quello della 26enne coreana Jong-Ok Shin, uccisa a coltellate a Charminster, un sobborgo di Bournemouth, il 12 luglio 2002.
Il motivo? Accanto al suo cadavere, come era successo nei casi Claps e Barnett, erano state trovate delle ciocce di capelli appartenenti a un’altra donna. Per la vicenda è finito in carcere un uomo di nome Omar Benguit, tossicodipendente. La famiglia della vittima ha però il dubbio che sia stato incastrato e che dietro il terribile delitto possa celarsi, ancora una volta, il nome di quel “ragazzo problematico” con gli occhiali per anni ritenuto “troppo ingenuo” e che, invece, aveva seminato morte. In questo articolo parlavamo del caso da cui tutto è iniziato: Elisa Claps: come e perché è stata uccisa, come è stata ritrovata, che fine ha fatto Danilo Restivo?.
per me è stato Restivo anche per il terzo delitto, perché quello che è stato condannato non aveva nessun movente per ucciderla e se poi chi ha concorso all’omicidio si trovava lontano con l’amico da cui lo hanno provato le telecamere , non resta che Restivo che andava in giro con coltello e passamontagna e poi le ciocche trovate non lasciano dubbi.