L’ingresso ufficiale del cricket a LA2028 ha riscosso il plauso di Niccolò Campriani, ex campione olimpico e direttore tecnico dei Giochi
Niccolò Campriani, ex campione olimpico e direttore tecnico dei Giochi, e il plauso per la presenza del cricket a LA2028
Dopo i tanti successi olimpici passati di Niccolò Campriani torniamo a parlare di lui, sempre in un contesto olimpico, ma da un’altra prospettiva. Campriani è stato infatti un titolato tiratore – e successivamente allenatore della nazionale italiana di biathlon, nel 2018 – che ha conquistato complessivamente nella sua carriera tre medaglie d’oro e una d’argento, partecipando alle Olimpiadi di Pechino 2008, Londra 2012 e infine Rio de Janeiro 2016. Campriani, nato a Firenze il 6 novembre 1987, dopo aver conquistato nel 2010 il primo titolo mondiale individuale nella storia italiana, ha vinto la medaglia d’argento nella gara di fucile ad aria compressa 10 metri e successivamente la medaglia d’oro nella gara di fucile a tre posizioni 50 metri a Londra. Il bis “dorato” arriverà a Rio de Janeiro 2016 sempre nelle medesime competizioni. Dopo i suoi successi ai Giochi Olimpici, Niccolò Campriani è rimasto protagonista di questo mondo, con il ruolo di direttore tecnico per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2028 a Los Angeles. Recentemente, Campiani ha elogiato la scelta del CIO di inserire il cricket nelle cinque nuovi discipline in programma proprio per LA2028. Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, durante gli incontri del consiglio esecutivo di Mumbai, ha affermato la volontà degli organizzatori dell’Olimpiade di Los Angeles 2028 di inserire il Twenty 20 cricket nei cinque nuovi sport, insieme a baseball/softball, flag football, squash e lacrosse. Campriani, alla luce di queste notizia, ha accolto con favore la decisione. Si è infatti soffermato sia sul seguito importante ed in crescita che ha il cricket sia sull’importanza del giocatore Virat Kohli, il terzo atleta più seguito sui social al mondo, con 340 milioni di follower. Come riportato anche dai social, Campriani ha affermato che:
“Virat Kohli is one of the main reasons behind Cricket’s inclusion in the 2028 Los Angeles Olympic.“
Altrettanto importante è inserire una disciplina che possa coinvolgere un pubblico ampio.
Il cricket, storia e regole dello sport pronto a sbarcare a Los Angeles 2028
Adesso che la la sua presenza ha visto anche il plauso di figure come quella Niccolò Campriani, specifichiamo che la forma di cricket presente alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 sarà quella del Twenty20 cricket, conosciuto anche come il T20. Ma prima di vedere nel dettaglio come si compone questa versione dello sport, presentiamo prima le regole della versione “classica” del cricket, il cui scopo – per le due squadre composte da undici giocatori che si affrontano – è quello di siglare più “runs”, raggiungendo il più velocemnte possibile gli estremi del “pitch”, ovvero del campo in erba la cui forma può essere o circolare o ovale, il cui diametro può variare tra 137 m e 150 m. Il T20 invece potrebbe essere definito una versione abbreviata del cricket, nata nel 2003 nell’England and Wales Cricket Board. Abbreviata perché nel Twenty20, le squadre intente a sfidarsi hanno una sola ripresa composta da massimo di venti overs. Il T20 dall’anno della sua creazione, ha riscosso grandissimo successo, soprattutto in India, che, come risaputo, è la nazione dove il cricket gode di maggior popolarità. Ma lo sport, anche alla luce delle recenti decisioni olimpiche è in continua espansione, soprattutto in Pakistan, Bangladesh, lo Sri Lanka e in Australia e Inghilterra. Proprio in quest’ultima nazione nasce la forma moderna di questo sport, all’incirca nel 1600, dalla base di due giochi distinti, il club ball e stool ball. Il cricket poi ha girato il mondo, soprattutto nei paesi del Commonwealth.