Gli ultimi sondaggi Dire Tecnè del 21 ottobre sono piuttosto significativi, perché arrivano in un momento abbastanza delicato dal punto di vista politico. Da un lato la Manovra e il giudizio delle agenzie di rating, dall’altra la sfera privata, con eventi che hanno colpito personalmente Giorgia Meloni (l’ovvio riferimento è alla separazione con il compagno Andrea Giambruno). Cos’è cambiato secondo le rilevazioni dell’istituto? Andiamo a vedere chi sale e chi scende tra i partiti, ma anche come cambia l’indice di fiducia tra i principali leader politici.
Sondaggi politici Dire Tecnè 21 ottobre: Fratelli d’Italia continua a salire, M5S a scendere
Mentre Fratelli d’Italia, il Partito Democratico e la Lega evidenziano un progressivo incremento, altre entità politiche come il Movimento 5 Stelle e Forza Italia registrano una diminuzione.
Entrando più nel dettaglio, Fratelli d’Italia registra una crescita abbastanza marginale (+0,2%), ma sufficiente per agguantare la soglia del 29%. Di contro, cresce lievemente anche il Partito Democratico, ma non abbastanza per impensierire il vertice: il suo +0,1% settimanale lo allontana da FdI, facendolo arrivare al 19,7%. Non sorride il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,2% e cala al 16,1%, ufficializzando così la propria stabilità in terza posizione, senza suscitare alcun timore nell’occupazione del secondo posto nelle preferenze degli elettori.
Gli altri due principali partiti della coalizione di governo viaggiano a fasi alterne: Forza Italia perde lo 0,1%, posizionandosi al 10%, mentre la Lega acquista la stessa percentuale di consensi (+0,1%), salendo al 9,3%.
Chi sale e chi scende tra i partiti minori
Guardando nelle retrovie, le variazioni di voto sono veramente minime, così come dopotutto lo sono anche alle posizioni di vertice. Si viaggia sempre tra il -0,1% e il +0,1%: a calare sono Azione (3,5%) e +Europa (2,1%), mentre a salire sono Alleanza Verdi e Sinistra (3,3%) e Italia Viva (2,4%). Cala, sempre dello 0,1%, anche il consenso per gli altri partiti (4,6%).
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Sondaggi politici Dire Tecnè 21 ottobre: la tabella
Andiamo a sintetizzare nella seguente tabella i consensi raccolti da Tecnè nell’ultima settimana, con un focus sulle variazioni rispetto all’ultima stima.
PARTITO | RILEVAZIONE 21 OTTOBRE | RILEVAZIONE 14 OTTOBRE | VARIAZIONE |
Fratelli d’Italia | 29% | 28,8% | +0,2% |
Partito Democratico | 19,7% | 19,6% | +0,1% |
Movimento 5 Stelle | 16,3% | 16,1% | -0,2% |
Forza Italia | 10% | 10,1% | -0,1% |
Lega | 9,3% | 9,2% | +0,1% |
Azione | 3,5% | 3,6% | -0,1% |
Alleanza Verdi e Sinistra | 3,3% | 3,2% | +0,1% |
Italia Viva | 2,4% | 2,3% | +0,1% |
+Europa | 2,1% | 2,2% | -0,1% |
Altri Partiti | 4,6% | 4,7% | -0,1% |
Come cambia la fiducia nei leader politici
Variazioni più significative, anche se non eclatanti, riguardano i dati sulla fiducia nei leader politici. Giorgia Meloni segue il suo partito, aumentando dello 0,2%, che le permette di salire al 44,4%. Decisamente più staccato Antonio Tajani, che però guadagna anch’egli uno +0,2% che lo fa salire al 32,5%. Cala invece Giuseppe Conte, che sembra seguire il declino settimanale del M5S: -0,3% e 30,6% totale. Rosicchia qualche punticino e impensierisce Conte la leader del PD Elly Schlein, che acquisisce un +0,2% rispetto alla settimana precedente, arrivando al 30,4%. Sotto la soglia del 30% troviamo invece Matteo Salvini, stabile al 29,8% e Maurizio Lupi (-0,1%, al 25,4%), così come Emma Bonino (-0,2%, al 25%) e Carlo Calenda (+0,2%, al 20%). Sotto la soglia dei 20 punti percentuali troviamo Angelo Bonelli (+0,1%, 6,4%), Nicola Fratojanni (-0,2%, 15,6%) e Matteo Renzi (+0,1%, al 14,3%).
Sondaggi politici Dire Tecnè 21 ottobre: i dati sulla fiducia nel governo
Il supporto nei confronti della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si mantiene stabile, con il 47,6% degli intervistati che mostrano fiducia nella sua leadership. Tuttavia, vi è un equilibrio con il 47,3% che esprime sfiducia, evidenziando una divisione nel paese.
Relativamente all’intero governo Meloni, si rileva una polarizzazione delle opinioni. Da un lato, il 42,4% mostra fiducia nel governo, dall’altro, il 50,5% esprime sfiducia. Quelli indecisi rappresentano solo il 7,1% del campione.