Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli negli scorsi giorni ha denunciato, tramite i suoi profili social, il figlio di un boss di Bagnoli a Poggioreale che faceva le dirette su Instagram, seguito da tantissime persone. Oggi Borrelli a Tag24.it ha risposto ad alcune domande su quanto succede nel carcere di Napoli.

Francesco Emilio Borrelli a Tag24 sulle dirette Instagram dei detenuti a Poggioreale

E’ stato accusato di ricettazione ed anche denunciato per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere e guida senza patente assieme a tutto questo gli sono state contestate 3 violazioni al Codice della Strada per la velocità. Sono le accuse rivolte al figlio di un bossi di Bagnoli che al momento si trova in carcere a Poggioreale ma riesce ugualmente a comunicare con l’esterno: come? Il ragazzo ha un cellulare con cui fa dirette social. Una situazione paradossale denunciata dal deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli sui suoi profili social.

La vicenda è stata anche segnalata al direttore del carcere di Poggioreale e alla polizia penitenziaria. Oggi Francesco Emilio Borrelli ha parlato a Tag24.it dei problemi di sicurezza del carcere di Poggioreale denunciati sui social. La vicenda segnalata ieri è definita dal deputato Avs come inaccettabile: “Il figlio di un boss che sta scontando una pena per diversi reati sta in galera e dal carcere fa le dirette Instagram con centinaia di persone collegate” dice Borrelli “questa mattina ho inviato una nota al direttore del carcere di Poggioreale e al direttore generale…non riesco a capire come sia possibile per i detenuti possedere cellulari in carcere e fare dirette: altro che condizioni disumane, un grande hotel!

Il sistema carcerario malfunzionante

Tantissimi i commenti nelle dirette, soprattutto da parte di persone che chiedono di salutare altri detenuti. Per Borrelli il problema della comunicazione tra i carcerati ed esterni è risolto da tempo, in molti casi persone in carcere denunciano situazioni precarie ma Borrelli segnala il contrario: “Alcuni di questi hanno soldi per comprare anche microcellulari da migliaia di euro“.

Il deputato di Avs parla anche di uno dei tanti metodi per consegnare i cellulari ai detenuti. I cellulari sono stati messi in un pallone poi calciato dentro alla zona dove si svolgeva l’ora d’aria. Per Borrelli è necessario schermare le carceri: “Non è pensabile che diventino grandi piazze di spaccio” racconta a Tag24 “Se una persona in carcere ha i soldi -sporchi – fa un periodo di detenzione più breve con benefit mentre gli ‘sfigati’ vengono utilizzati e sfruttati“. Non si tratta delle prime denunce per la situazione all’interno delle carceri italiane.

Il sistema carcerario dovrebbe dare delle limitazioni: di certo se sei dentro non puoi spacciare droga, fare dirette o cose del genere” dice Borrelli a Tag24 “Se non riusciamo a fare questo va ripensato totalmente la funzione dei nostri istituti di pena“. Per il deputato Avs bisogna utilizzare il pugno di ferro nei confronti di determinati atteggiamenti: “I figli, i nipoti e i boss della camorra devono stare prevalentemente in isolamento” dice “Una cosa è la giusta e umana detenzione, un’altra è fare il villaggio Valtur sennò le immagini di ‘Mare Fuori’ sembrerà la dura verità

Solo gli sfigati vengono trattati in maniera disumana” dice il deputato di Avs a Tag24 i grandi criminali hanno un trattamento diverso, l’equilibrio vuol che il carcere sia uguale per tutti“. Recentemente il carcere di Poggioreale ha firmato accordi per lavori socialmente utili a Pompei.