Quanto tempo c’è ancora per mettersi in regola con la rottamazione quater 2023? Qual è la data di scadenza per regolarizzare la propria posizione e a quanto ammonta il periodo di tolleranza, ovvero quanti giorni di ritardo si possono accumulare oltre la scadenza? Forniamo alcuni chiarimenti in merito.
La rottamazione quater è un'iniziativa rivolta ai contribuenti che intendono regolarizzare il proprio debito fiscale. Essa copre tutti i debiti derivanti dall'Agenzia delle Entrate risalenti al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Adottando questa misura, i contribuenti sono tenuti a pagare soltanto le somme a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Interessante notare come, per determinate violazioni, come quelle del Codice della Strada, si annullino gli interessi e altre maggiorazioni.
La rottamazione quater ha diverse date chiave da tenere a mente. La prima, e probabilmente la più importante, è quella del 31 ottobre 2023, data entro cui i contribuenti dovranno versare la prima o unica rata. Tuttavia, grazie a una tolleranza di cinque giorni, si può procedere al pagamento fino al 6 novembre 2023 senza incorrere in penalità.
Dopo questa data, le successive scadenze sono fissate come segue:
Per ognuna di queste scadenze, la Legge n. 197/2022 concede un periodo di tolleranza di cinque giorni.
Chiunque intenda usufruire dei benefici della rottamazione quater dovrà seguire le linee guida fornite dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione. È fondamentale che il pagamento venga effettuato per intero entro le date stabilite, altrimenti si rischiano di perdere i benefici previsti.
Per chi necessita di informazioni dettagliate sulle somme dovute e sulle modalità di pagamento, può accedere all'area riservata del sito ufficiale dell'ente. In alternativa, è possibile compilare un modulo specifico, allegando una copia di un documento di identità, per ottenere tutte le informazioni necessarie.
Va inoltre sottolineato che per i residenti o le imprese con sede in aree specificate dall'allegato n. 1 del Decreto Alluvione, convertito nella Legge n. 100/2023, avranno comunicazioni particolari riguardanti le somme dovute. Queste informazioni verranno fornite entro il 31 dicembre 2023.
Per coloro che desiderano una maggiore autonomia nel gestire la loro situazione, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha implementato sul suo sito funzionalità utili:
I contribuenti che preferiscono pagare soltanto una parte delle cartelle o avvisi possono avvalersi del servizio "Conti Tu". Questo strumento consente una maggiore flessibilità, permettendo ai contribuenti di selezionare specificamente quali debiti regolarizzare.
Molti enti previdenziali privati hanno aderito alla rottamazione quater. Tuttavia, ciò è avvenuto solo dopo aver adottato un provvedimento specifico, trasmesso all'Agenzia delle Entrate-Riscossione e pubblicato sui loro siti web. Tra questi enti troviamo il Cnpa forense, l'Enpab, il Cnpr, l'Enpav e l'Inpgi.
Al termine di settembre, circa 3,8 milioni di risposte sono state inviate ai contribuenti che hanno fatto richiesta per aderire alla rottamazione. La buona notizia? La maggior parte delle domande sono state accolte.
Se si decide di aderire alla rateizzazione, bisogna tenere presente che verrà applicato un interesse annuo del 2%. Le opzioni per effettuare i pagamenti sono molteplici:
Direttamente presso gli sportelli dell'Agenzia, previa prenotazione.
La puntualità nei pagamenti è essenziale. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2023 ha previsto una "finestra di tolleranza" di cinque giorni per eventuali ritardi. Ad esempio, per la scadenza del 31 ottobre, il pagamento può essere effettuato senza penalità fino al 6 novembre. Ma attenzione: superare questo periodo comporta la perdita delle agevolazioni previste dalla rottamazione quater.
Una parte fondamentale di questo processo sono le comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Queste contengono informazioni rilevanti come:
È importante notare che queste comunicazioni sono state inviate a circa 3,8 milioni di contribuenti che hanno presentato la richiesta entro il 30 giugno 2023.