Perché la Torre della Garisenda è a rischio crollo? In molti si stanno ponendo questa domanda da quando è scattato l’allarme per una delle torri più famose di Bologna, simbolo della città. La struttura, che sorge al fianco della celeberrima Torre degli Asinelli, si sta inclinando sempre di più. Ma come mai? Scopriamolo subito. Da mesi è sotto osservazione…

Perché la Torre della Garisenda è a rischio crollo?

Negli ultimi giorni i cittadini bolognesi, ma anche gli italiani e gli esperti di arte e cultura, si stanno domandando tutti la stessa cosa: perché la Torre della Garisenda è a rischio crollo? Per quale motivo gli esperti hanno lanciato l’allarme che sta facendo preoccupare tutti quanti?

La Torre, simbolo della città insieme a quella degli Asinelli, si erge per ben 48 metri ed è stata costruita nel lontano 1100. Quasi un millennio fa, insomma. Il primo motivo per cui oggi questa struttura è a rischio crollo è legato proprio alle fondamenta che sono state costruite tanto tempo fa e che sono notoriamente deboli. Ma non c’è solo questo.

Il secondo motivo è collegato ai continui movimenti e alle continue vibrazioni a cui la Torre è soggetta in una città così viva e così frequentata come quella di Bologna. I primi segnali di preoccupazione sono arrivati a metà dello scorso anno e da mesi la struttura è sotto osservazione.

Gli esperti stanno tenendo monitorata la situazione ma tutto sembra andare verso il peggio. Così, appena qualche giorno fa, tecnici e professionisti settore hanno lanciato un allarme dopo aver esaminato i risultati dei monitoraggi fatti con i sensori appositamente posizionati nei pressi della struttura.

Gli interventi

Il Comune è subito corso ai ripari intervenendo per mettere in sicurezza la famosa Torre. L’avviso all’amministrazione è arrivato dai membri della Soprintendenza per i beni culturali. Così ha preso vita una sorta di “task force” che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza dello storico monumento bolognese. Ne fa parte anche un’impresa altamente specializzata nel settore.

Inoltre venerdì è stato convocato il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, alla presenza del prefetto di Bologna Attilio Visconti e del sindaco di Bologna Matteo Lepore, che milita tre le fila del Pd di Elly Schlein.

Il Comune, in accordo con gli esperti, ha deciso di fermare il traffico attorno alle due Torri. Il blocco permetterà di compiere analisi profonde, le quali forniranno maggiori informazioni e indicazioni su come procedere in futuro. Al momento l’ipotesi più probabile è che si intervenga d’urgenza con delle operazioni poco invasive.

Nel frattempo nella città di Bologna torna al centro una discussione che ormai dura da anni: quella di valutare l’ipotesi di deviare per sempre il traffico nella zona. Proprio questo infatti è responsabile delle forti vibrazioni che di certo non aiutano il monumento che presenta delle fondamenta che risalgono al XII secolo.

La popolazione è divisa in due: c’è chi da una parte spinge in questa direzione e chi invece dall’altra chiede interventi serie concreti per rendere più stabile la struttura. Quello che, per il momento, è certo è che sono in corso diverse operazioni per la messa in sicurezza della Torre stessa e dei cittadini.

In realtà, in tema di mobilità, sono diverse le discussioni che ci sono a Bologna. E non riguardano solo la circolazione in questa precisa area della città. Tra le tante questioni, possiamo citare, ade esempio, quella dell’obbligo per le auto di rispettare il limite di 30 km/h.

Cambia la mobilità a Bologna

In questi giorni è vietato girare attorno alla Garisenda, fino a nuove disposizioni. Nessun mezzo pubblico né privato può avvicinarsi alla torre pendente. Diverso è invece il discorso per quella degli Asinelli, che per il momento non sembra destare preoccupazioni.

Cinque linee dell’azienda dei trasporto Tper sono soggetti a variazioni nei giorni feriali e festivi. Stiamo parlando di 14, 15,19, 25 e 27. Tutte le fermate di via San Vitale sono state momentaneamente soppresse. In aggiunta dovrebbero essere messe delle nuove fermate sostitutive in attesa di ulteriori indicazioni.

A questo punto i cittadini si domandano fino a quando ci saranno queste deviazioni e fino a quando sarà attivo l’allarme. Non è possibile per il momento fornire una risposta a questo dubbio. Per adesso il Comune di Bologna ha fissato il divieto di transito fino al prossimo 27 ottobre ma potrebbero arrivare nuove disposizioni che porterebbero ad un allungamento dei tempi.