Scopre che suo figlio fa uso di sostanze stupefacenti e, dopo giorni di pedinamenti, rintraccia e fa arrestare la sua pusher, una donna di 32 anni: è la storia – raccontata dal Messaggero – di una coraggiosa mamma di Foligno, che così ha messo fine alle continue richieste di soldi da parte del ragazzo, provando a farlo uscire dalla dipendenza. Non è la prima volta che succede, in Italia: un caso simile ad aprile si era registrato a Lecce, in Puglia.
Mamma fa arrestare la pusher del figlio a Foligno: la storia
Da un po’ la donna aveva notato che il figlio era cambiato: non si confidava più con lei e con il marito, come faceva una volta, arrivando addirittura ad evitarli quando si riunivano per pranzo o per cena. Sempre più spesso – intanto – chiedeva loro soldi, con la scusa che, non lavorando (e non studiando), non avesse delle entrate fisse, un sostentamento per i suoi bisogni.
Sospettosa, aveva così iniziato a controllarlo. Sul suo telefonino aveva trovato il numero e il nome di una donna di cui non l’aveva mai sentito parlare: era sicura che non si trattasse di una delle amiche con cui, da tempo, usciva per fare serata. Si era chiesta se non c’entrasse con i cambiamenti del figlio: sperava, magari, in una relazione. Di cui lui, per qualche motivo, l’aveva tenuta all’oscuro. O forse già temeva che dietro a quel contatto si celasse altro.
Ne aveva avuto conferma quando, un giorno, aveva visto il 20enne sniffare della cocaina sul tavolo della sala da pranzo, incurante del fatto che in casa ci fosse anche lei. Tutto, a quel punto, le era parso chiaro: dopo averlo pedinato per qualche giorno, era riuscita a rintracciare la pusher che riforniva lui e altri giovani, poco distante dall’abitazione della famiglia.
Con coraggio aveva quindi allertato le forze dell’ordine, raccontando agli agenti che l’avevano raggiunta il caso del figlio e fornendo loro nomi e indicazioni utili a scovare le persone coinvolte. La sua storia ha avuto un lieto fine: dopo tutti gli accertamenti del caso, i carabinieri avrebbero tratto in arresto la donna, una 32enne di origini straniere. Nella sua casa, durante un sopralluogo, sono stati trovati 5mila euro in contanti e oltre 400 dosi di cocaina: una volta smerciate, le sarebbero fruttate almeno 20mila euro.
Il precedente di Lecce
Prendendo in mano la situazione, la donna, 50enne, è riuscita a mettere fine ai contatti “pericolosi” del figlio, sperando si salvarlo dalla dipendenza. Non è la prima volta che succede: a Lecce, in Puglia, un’altra mamma si era comportata come lei, facendo arrestare la 20enne che riforniva di droga il figlio. Trovata in possesso di un’ingente quantità di cocaina, la ragazza aveva provato a dare la colpa al fratello di 24 anni.
Entrambi, alla fine, sono finiti in manette: la prima con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e spaccio, il secondo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale perché, una volta fermato, aveva ferito un agente di polizia. A Vallericca, fuori Napoli, un pusher si è invece autodenunciato: autononamente sarebbe andato dai carabinieri dopo essere stato minacciato con dei bastoni da alcune persone fuori da un bar che usava come punto di spaccio.
Una volta arrivato in caserma, era stato trovato in possesso di diverse dosi di cocaina e arrestato. Se non si fosse rivolto alle forze dell’ordine avrebbe rischiato la vita: ha dovuto compiere una scelta. In questo articolo parlavamo, infine, di una vasta operazione anti-droga che ha coinvolto la cittadina di Monza, in Lombardia: Maxi operazione contro lo spaccio via social: come si muovevano i pusher.