Cosa succede se guido una macchina non intestata a me? Può capitare di doversi mettere al volante dell’automobile di qualcun altro, ma potrebbe non essere una scelta saggia. Infatti, esiste la possibilità di incappare in una multa salata, che potrebbe arrivare fino a 2.500 euro nel caso peggiore.
Cosa succede se guido una macchina non intestata a me?
La normativa che regolamenta l’uso di veicoli intestati risale al 2014. Sebbene sia ancora consentito guidare l’auto di un membro della famiglia o di un convivente, la guida di un’auto appartenente a una persona esterna al nucleo familiare può comportare l’applicazione della suddetta sanzione. Gli agenti di polizia stradale utilizzeranno l’intestazione del veicolo per identificare il proprietario e verificare il legame familiare con il conducente.
Qualora non si conduca l’automobile di un individuo con cui non si convive secondo le leggi vigenti, si può essere soggetti ad una significativa sanzione economica. Se una terza persona, che non sia parente o convivente, guida l’auto di un’altra persona per più di 30 giorni senza che il suo nome sia annotato sulla carta di circolazione, si corre il rischio di ricevere una multa.
Ciò significa che entro i primi 30 giorni, non vi è alcuna necessità di informare gli uffici di motorizzazione e le forze dell’ordine sull’utilizzo di un’auto intestata ad altro soggetto. La comunicazione deve essere invece effettuata, annotando il nome del proprietario sul certificato di circolazione, solo qualora si superino i 30 giorni di utilizzo. In caso di violazione di tale obbligo, le sanzioni possono variare tra un minimo di 516,46 euro ed un massimo di 2582,28 euro. Inoltre, nei casi più gravi, si rischia la confisca della carta di circolazione.
In poche parole, è possibile richiedere l’utilizzo di un’auto ad un conoscente che non sia familiare o convivente, ad esempio un amico o il proprio datore di lavoro, nel caso in cui la propria auto sia fuori uso, a patto che non si superino i 30 giorni di utilizzo.
È importante fare attenzione: un parente non convivente deve essere considerato come una “persona estranea”, in quanto le leggi considerano solamente i membri dello stesso nucleo familiare come familiari. Nel caso in cui il parente sia deceduto, il veicolo deve essere ereditato tramite il trasferimento di proprietà a nome degli eredi, si dovrà pagare il bollo alla Regione di residenza e si dovrà modificare il nome del proprietario per motivi assicurativi.
Quando si può guidare un’auto non intestata?
Conformemente alla rinnovata Legge del 3 novembre 2014, si possono individuare due situazioni in cui un’auto può essere guidata da una persona diversa dal proprietario:
- Nel primo caso, è consentito guidare un’auto intestata a un familiare o convivente. Ad esempio, è possibile guidare l’auto del proprio coniuge, di un familiare, di una persona con cui si convive o di un genitore. È quindi possibile che l’auto sia intestata a un membro della famiglia che però non la utilizza abitualmente, ma che sia invece un altro convivente a farlo. In tale circostanza, le forze dell’ordine devono semplicemente accertarsi che il proprietario del veicolo sia effettivamente un familiare o un convivente della persona alla guida. Questo legame familiare può essere verificato attraverso il database dell’anagrafe del Comune, al quale le autorità possono accedere prima di comminare la sanzione.
- Nel secondo caso, si può guidare un’auto che è stata affidata a un estraneo concreto. Questo significa che una persona può concedere a qualcun altro il permesso di guidare la propria auto senza che vi sia alcun legame familiare o di convivenza tra loro. In questa situazione, è necessario che ci sia un accordo scritto o verbale tra il proprietario del veicolo e il conducente esterno, al fine di evitare possibili fraintendimenti o divergenze. È importante che la polizia verifichi tale accordo, se richiesto, al fine di garantire la legalità dell’uso dell’auto da parte dell’estraneo.
In entrambi i casi, è fondamentale rispettare le norme stradali e assicurarsi di avere tutte le autorizzazioni necessarie per guidare un’auto che non sia di proprietà personale. In caso di violazione di tali norme, è prevista l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.