Il Decreto Legge Fiscale collegato alla Legge di Bilancio del 2024 conferma il diritto all’indennità per i lavoratori titolari di contratto Part time ciclico: il Bonus da 550 euro viene prorogato.
Il rinnovo al prossimo anno è accompagnato da un’importante modifica. Il Bonus viene reintegrato e ampliato, includendo tutti i lavoratori dipendenti delle aziende private che erano impiegati a tempo parziale nel 2022.
Ciò vuol dire che non spetta più esclusivamente solo per i contratti part time ciclico verticale. Come funziona? Vediamo quali sono le regole e i requisiti necessari per presentare domanda all’INPS.
Cos’è l’indennità part time ciclico verticale
Il contratto di lavoro part time ciclico verticale, chiamato anche multi-periodale, ha la particolare caratteristica di essere una prestazione lavorativa articolata su alcuni giorni del mese o su alcuni mesi dell’anno.
In sostanza, i lavoratori con questo contratto di lavoro prestano servizio solo in alcuni giorni a tempo pieno e in altri non lavorano affatto. Il Fondo per il sostegno di questi lavoratori è stato istituto per dare una risposta per i periodi di sospensione o interruzione dal lavoro.
La Legge di Bilancio del 2021 ha previsto il riconoscimento pieno dei periodi lavorati ai fini previdenziali, dopo che il diritto è stato sancito da una sentenza della Corte Europea.
Bonus da 550 euro prorogato, a chi spetta e requisiti
Il Bonus da 550 euro per i lavoratori con rapporti di lavoro part time ciclici verticali è stato introdotto con la conversione del Decreto Aiuti n. 50 del 2022. Si tratta di un sostegno che è stato prorogato dal Decreto fiscale, il 16 ottobre 2023, per i periodi lavorati nel 2022.
Pertanto, nel 2023, i lavoratori con contratto di lavoro part time ciclico, nel rispetto di alcune condizioni e requisiti, potranno beneficiare di un bonus una tantum di 550 euro.
A chi spetta? Il bonus una tantum spetta ai dipendenti delle aziende private che:
- Nel 2022, avevano un contratto di lavoro part time ciclico con periodi non lavorati di almeno un mese continuativo, tra le 7 e le 20 ore settimanali totali;
- Al momento di presentazione della domanda, non hanno un altro impiego da lavoro dipendente, non percepiscono la Naspi o un trattamento pensionistico.
Cosa si intende per “periodo continuativo di un mese”? Si devono intendere quattro settimane.
Il bonus viene riproposto nella stessa forma, con la differenza che, durante l’anno in corso, viene esteso a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale e non più solo part time ciclico verticale.
Quante volte viene riconosciuta la misura? Abbiamo detto che si tratta di un bonus una tantum e, quindi, viene riconosciuto solo una volta per ogni richiedente. La somma viene erogata dall’INPS, previa presentazione della domanda, e non concorre alla formazione di reddito.
Come presentare domanda
Per ottenere il bonus, bisognava presentare la domanda all’INPS, entro la fine del 2022, solo ed esclusivamente per via telematica. In che modo? Accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, previa autenticazione tramite Spid, Cie o Cns.
Al momento, non sono note le nuove modalità di presentazione della domanda. È solo certo che sarà l’INPS ad erogare la somma ai beneficiari. Molto probabilmente, la somma potrebbe essere erogata solo a partire dal 2024.
In ogni caso, modalità e termini per la presentazione delle domande saranno definiti successivamente. Probabilmente, non si discosteranno molto dalle vecchie modalità previste in precedenza.
Il fondo previsto per l’indennità ai lavoratori con contratto part time ciclico ammonta a 30 milioni di euro. Dati precedenti avevano stimato che circa 270.000 lavoratori avevano un contratto di lavoro part time verticale, con una stima di 54.000 di essi, avevano settimane no lavorate nell’intervallo 7-20.
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