Al via la riattivazione dei contributi previdenziali stralciati con la Rottamazione. Si può presentare la domanda con scadenza al 10 novembre 2023 di riattivazione dei contributi che altrimenti andrebbero persi per effetto di vecchie sanatorie. Invitati a presentare la pratica sono i lavoratori autonomi, gli artigiani, i commercianti, gli iscritti alla Gestione separata Inps, i lavoratori autonomi dell’agricoltura e i liberi professionisti. Con l’invio dell’istanza nelle prossime due settimane, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre 2023.

Per effetto del saldo e stralcio delle cartelle, i lavoratori autonomi perdono i relativi contributi non versati. L’istituto del riconteggio consente quindi di applicare una sanatoria e di neutralizzare gli effetti della rottamazione, ovvero di potersi avvalere in futuro dei contributi ai fini della pensione. Ecco, quindi, tutti i passaggi per presentare la domanda all’Inps a seconda della categoria lavorativa interessata.

Rottamazione, riattivazione contributi stralciati, domanda entro il 10 novembre 2023

Si potranno presentare entro il 10 novembre prossimo le domande per il riconteggio dei contributi persi per via del saldo e stralcio di rottamazione delle cartelle. Ammessi all’istituto della sanatoria sono i lavoratori autonomi. In particolare, rientrano nella possibilità di adottare la sanatoria i commercianti, gli artigiani, i lavoratori autonomi dell’agricoltura, i committenti e gli iscritti alla Gestione separata dell’Inps.

Presentando domanda e pagando quanto in precedenza sanato, il lavoratore autonomo può recuperare i contributi che, altrimenti, sarebbero oggetto di annullamento automatico per effetto delle rottamazioni delle cartelle. In particolare, le rottamazioni coinvolte sono due. La prima è quella disciplinata dal decreto legislativo numero 119 del 2018, cosiddetto “di primo stralcio”. La seconda è quella introdotta dalla scorsa legge di Bilancio (legge numero 197 del 2022), le cui procedure sono ancora in corso.

Quali sono le rottamazioni e saldo e stralcio?

Nella circolare dell’Inps numero 86 del 12 ottobre 2023 sono dettate le condizioni per l’annullamento automatico che deve essere verificato entro le seguenti date:

  • il 24 ottobre 2018, giorno relativo al primo stralcio per i debiti entro i 1.000 euro rientranti nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010;
  • il 30 aprile 2023 per il saldo e stralcio di debiti contributivi fino a 1.000 euro rientranti nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Rottamazione riattivazione contributi, come presentare domanda passo passo

I soggetti interessati a recuperare i contributi stralciati da una delle due rottamazioni, devono presentare domanda entro il 10 novembre prossimo. L’Istituto di previdenza ha predisposto due moduli di richiesta, uno relativo allo stralcio del 2018 e l’altro inerente la rottamazione di quest’anno.

I commercianti e gli artigiani possono inoltrare la pratica dal sito dell’Inps, nella sezione “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti“. Da qui è necessario cliccare su “Ruoli – Avvisi di addebiti”. Solo se il titolare sia deceduto, si può inviare una Pec indirizzandola alla sede territoriale dell’Inps competente.

Lavoratori agricoli, come recuperare i contributi stralciati?

Per i lavoratori autonomi addetti in agricoltura, è necessario entrare nel “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi” e, di seguito, cliccare su “Avvisi di addebito”. Anche in questo caso, si può inviare una Pec all’ufficio Inps competente per territorio in caso di decesso del titolare dei contributi stralciati.

I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps possono compilare e inviare i modelli richiesti per il recupero dei contributi previdenziali dal “Cassetto previdenziale per committenti della Gestione separata”. Di seguito, occorre cliccare sul tasto “Altro” e allegare il modello compilato. Si può, in ogni caso, utilizzare la procedura della Pec indirizzando la comunicazione all’Inps competente per territorio.

Istanza sul sito Inps, da dove si accede?

Infine, per i liberi professionisti è possibile utilizzare la sezione del “Cassetto previdenziale dei Liberi professionisti”. Di seguito, occorre cliccare sul tasto “Altro” e allegare il modello compilato. Si può, in ogni caso, anche per i liberi professionisti, utilizzare la procedura della Pec indirizzando la comunicazione all’Inps competente per territorio.