Dopo i recenti insulti a Vinicius Junior, il mondo dello sport deve fare di nuovo i conti con il razzismo. Questa volta, però, l’episodio incriminato è accaduto nel rugby, più precisamente nella semifinale dei Mondiali di rugby tra Inghilterra e Sudafrica. Secondo quanto riportato dalla stampa britannica, il sudafricano Bongi Mbonambi avrebbe pronunciato una frase razzista nei confronti dell’inglese Ben Curry (“white c**t”). I quotidiani hanno dato grande risalto alla vicenda, che se confermata porterebbe alla squalifica del giocatore nella finale contro gli All Blacks.
Rugby, Mbonambi contro Curry: il sudafricano accusato di razzismo
L’audio, riportato integralmente dal Telegraph, sarebbe emerso dai microfoni dell’arbitro. Nella registrazione si sentono le lamentele di Curry, che fa riferimento all’insulto ricevuto. Il direttore di gara gli dice di proseguire e conclude con la frase: “per favore, niente”. Non è semplice capire la dinamica dell’accaduto ma il sospetto è che Mbonambi sia realmente colpevole.
La replica della federazione sudafricana
I giocatori hanno cercato di non dare troppo peso alla vicenda. Curry, intervistato nel post-partita, ha confermato di aver sentito l’insulto ma ha aggiunto che non era il caso di parlarne. Anche dal lato sudafricano non è arrivato nessun tipo di commento. L’unico ad esprimersi è stato un portavoce della federazione, che si è esposto pubblicamente davanti alla stampa parlando delle possibile contromisure nei confronti del loro giocatore.
Siamo consapevoli dell’accusa rivolta, l’abbiamo presa molto seriamente e stiamo esaminando quanto accaduto. Lavoreremo con Mbonambi se verrà trovato qualcosa a sostegno di queste affermazioni
Sudafrica, Mbonambi rischia un lungo stop
Come già accennato, nel caso in cui l’audio della semifinale venisse confermato il sudafricano andrebbe incontro a una pesante sanzione. Il regolamento di World Rugby, infatti, non tollera alcun tipo di discriminazione e combatte da tempo per garantire il rispetto della religione, del colore della pelle, della nazionalità e dell’orientamento sessuale.
In ogni caso Mbonambi non è nuovo a episodi del genere. Nel 2022, durante Italia-Sudafrica, se la prese in maniera animata con l’arbitro, accusato di non adattare lo stesso metro per le due squadre in campo. Se nel calcio gli episodi di razzismo sono in crescita, nel rugby rappresentano una rarità.