Il noto satirico online Gian Marco Saolini, conosciuto come il “re dei troll,” è stato oggetto di una querela da parte dell’attuale presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La vicenda è nata da un meme pubblicato da Saolini nel 2020, in cui attribuiva falsamente a Meloni una relazione sentimentale e un’appoggio politico per “favorire l’installazione di antenne 5G in Italia“. La querela è stata presentata il 14 febbraio 2023, e Saolini è stato sottoposto a interrogatorio a marzo dello stesso anno.
Meloni querela Saolini per meme che prende in giro i complottisti
Saolini, noto per i suoi video satirici che spesso rovesciano la realtà delle notizie di attualità, aveva iniziato la sua carriera da troll online diversi anni prima con il sito “Il Corriere del corsaro,” dove pubblicava notizie chiaramente false per provocare reazioni, in particolare tra razzisti e complottisti. Tuttavia, non aveva mai monetizzato la sua attività su Facebook e Instagram e aveva mantenuto la satira come un puro divertimento, mentre nella vita reale gestiva un’attività nel settore della ristorazione.
Il meme incriminato, pubblicato durante l’apice della pandemia da COVID-19, giocava sulla teoria del complotto secondo cui il virus potesse essere attivato tramite le antenne 5G. Saolini aveva condiviso una sua foto con Giorgia Meloni affermando che quest’ultimo era proprietario della 5GMS Spa e stava installando antenne 5G in Italia con l’appoggio politico della Meloni.
Tuttavia, Saolini ha sostenuto che il meme non aveva alcun intento diffamatorio, ma era parte della sua satira caratteristica. Aveva precedentemente preso in giro personaggi pubblici come Boldrini, Salvini, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Saolini è rimasto scioccato dalla mancanza di filtro giudiziario per casi di questo genere e ha affermato che la decisione spetta ora ai giudici.
Saolini: “Mi sento in una puntata di black mirror”
Un aspetto interessante della vicenda è il tempismo delle date. Il meme incriminato è stato pubblicato nel 2020, ma la querela è stata presentata nel 2023, il 14 febbraio, lo stesso giorno in cui Saolini è stato convocato per la prima volta per la querela. Inoltre, il 20 ottobre dello stesso anno, quando Giorgia Meloni ha annunciato la fine della sua relazione con Andrea Giambruno, Saolini ha ricevuto una comunicazione riguardante la conclusione delle indagini.
Saolini ha riferito che questa è la prima volta che una querela contro di lui non viene subito archiviata. Ha citato un caso precedente in cui era stato querelato dalla Rinascente per un video satirico, ma la questione era stata rapidamente risolta e archiviata.
La situazione attuale ha spaventato Saolini, che si sente come se fosse coinvolto in una trama da un episodio di “Black Mirror“. La sua avvocato, Valerio Balsamo, ha dichiarato che non presenteranno alcuna memoria difensiva, in quanto Saolini ha già spiegato il suo intento satirico durante l’interrogatorio. Si attende ora un decreto di citazione a giudizio, e Saolini spera che l’intera vicenda possa concludersi in modo positivo.