Si tratta del primo trofeo ATP per il 21enne americano che ha battuto il russo 7-5 6-1 nell’ultimo atto del 500 di Tokyo. Un inizio combattuto, in cui Aslan Karatsev riesce a tenere testa al suo avversario. In Shelton poi scatta qualcosa, in campo si vede che dei due è lui quello che più vuole vincere questa finale. Il primo set è suo, nel secondo il tennista russo perde invece la concentrazione che lascia spazio al nervosismo. Ne è una prova la racchetta distrutta nel quinto gioco del secondo set. La partita diventa poi irrecuperabile, Shelton continua la sua gara vincendo un gioco dopo l’altro, chiudendo il secondo set 6-1 e la partita in un’ora e mezza.
Shelton vince l’ATP di Tokyo: i punti di forza dell’americano
Tra i punti di forza si è visto un ottimo servizio, potente che ha spesso messo in difficoltà il russo, oltre che un ottimo gioco a rete. Nonostante la giovane età, essendo un classe 2002, ha mostrato parecchia maturità gestendo le fasi del match e non facendosi influenzare da ciò che succedeva dall’altra parte della rete. Nel secondo set sono stati pochissimi gli errori come dimostra anche il punteggio. Sfida in cui ci si aspettava che l’esperienza del 30enne giocasse un ruolo importante, quando invece è successo l’esatto opposto. Si tratta della seconda finale persa da Karatsev su 5 disputate in carriera finora. Nell’altra occasione era stato Matteo Berrettini a batterlo, a Belgrado nel 2021.
Shelton, ora la sfida contro Sinner?
Dopo la grande vittoria in Giappone, l’americano dovrà decidere se partecipare all‘ATP500 di Vienna. Nel caso il match di esordio in Austria sarebbe contro Jannik Sinner, battuto nei Masters 1000 di Shangai. Il problema è che la partita è in programma per domani mattina e Shelton dovrebbe così volare da un continente all’altro. Per ora può godersi la sua vittoria che da lunedì gli darà l’accesso nella top 15. Al momento è infatti 14esimo con un totale di 2275.