Vanno delineandosi gli aumenti degli stipendi ai dipendenti statali nella busta paga di dicembre 2023 per effetto di quanto previsto dal decreto “Anticipi” che accompagna la legge di Bilancio 2024. Con il provvedimento, il governo ha voluto fornire una risposta al caro prezzi al quale anche i lavoratori della Pubblica amministrazione, della sanità e della scuola devono far fronte e per dare un segnale in merito al rinnovo del contratto del pubblico impiego del triennio 2022-2024.

Le trattative del nuovo contratto partiranno solo nel prossimo anno. La scelta era quella di riproporre il bonus dell’1,5% della retribuzione di ciascun dipendente pubblico, già pagato nel cedolino NoiPa di agosto 2023 eventualmente anche maggiorando la percentuale, oppure di agire sull’indennità di vacanza contrattuale.

Aumenti stipendi dipendenti statali dicembre 2023 categoria per categoria: chi prenderà di più?

Gli aumenti di stipendio che arriveranno con il cedolino di dicembre 2023 ai lavoratori del pubblico impiego verranno calcolati in base all’indennità di vacanza contrattuale. Il calcolo dell’incremento in busta paga a ciascun dipendente statale avviene considerando l’indennità di vacanza contrattuale – che dipende dal livello retributivo – da un minimo di 7,6 euro al mese dei livelli retributivi più bassi a un massimo di 22,27 euro delle fasce più elevate. Gli importi si moltiplicano per le 13 mensilità annuali e per un coefficiente fisso, pari a 6,7.

Aumenti stipendi statali dicembre, quali sono gli importi per docenti e Ata della scuola?

Per effetto di questo calcolo, ai bidelli della scuola con pochi anni di servizio arriveranno in busta paga a dicembre 595,76 euro in più. Si tratta del livello retributivo più basso, al quale fa seguito quello dei collaboratori Ata ad alta anzianità che percepiranno 749,93 euro. I maestri a bassa anzianità di servizio riceveranno in busta paga una tantum a dicembre 765,61 euro, mentre quelli ad alta anzianità 1.056 euro (indennità di vacanza contrattuale di 12,13 euro mensili).

Agli insegnanti di scuola media inferiore andranno 829,19 e di 1.168 euro, a seconda dell’anzianità di servizio, mentre per i docenti delle scuole superiori gli importi variano da un minimo di 829,19 euro a un massimo di 1.228,11 euro. Infine, i dirigenti scolastici otterranno 1.516 euro in busta paga per effetto dell’indennità di vacanza contrattuale di 17,41 euro. 

Incrementi in busta paga fine 2023 infermieri, medici e sanitari

Gli aumenti dei dirigenti di prima fascia della Pubblica amministrazione nel cedolino di dicembre 2023 potranno arrivare a un massimo di 1.939 euro. Gli incrementi riguardano, in particolare, i dirigenti dei ministeri e delle agenzie fiscali.

Capitolo a parte per i medici e gli infermieri del Servizio sanitario nazionale (Ssn). I medici avranno di aumento una tantum quanto un dirigente di seconda fascia, quindi 1.516 euro. Gli infermieri specializzati, invece, avranno in più 1.053 euro. Per finire, gli operatori di base degli ospedali e delle strutture sanitarie pubbliche a dicembre riceveranno un incremento di 657 euro.

Contratti Pa 2022-2024, chi non percepirà aumenti nel cedolino?

Agli impiegati della Pubblica 779,00 euro, mentre per i funzionari di prima fascia e di terza area si arriverà a 845,70 euro. I dipendenti della Polizia di Stato otterranno un incremento variabile che andrà da 699 euro per gli agenti, agli 871 euro per gli ispettori fino a 1.000 euro per i commissari.

Gli aumenti arriveranno a 1,5 milioni di dipendenti del pubblico impiego e della scuola (quest’ultima con 1,2 milioni di lavoratori è il comparto più numeroso), ai quali si sommeranno 670mila dipendenti del Servizio sanitario nazionale.

Dovrebbero rimanere esclusi dagli aumenti i dipendenti degli enti pubblici territoriali (Regioni, Province e Comuni) e il personale tecnico dipendente delle università. Tutti questi enti, infatti, hanno bilanci propri per il pagamento del proprio personale. A meno che non riescano a trovare i fondi in poco tempo, non si avranno incrementi nel cedolino di dicembre prossimo.