Con il risultato ottenuto a Valencia, siglando un tempo di 59:41, Pietro Riva è il secondo italiano nella storia a scendere sotto l’ora nella mezza maratona
Atletica leggera: con il risultato nella mezza maratona di Valencia Pietro Riva è il secondo italiano nella storia a scendere sotto l’ora
La mezza maratona di Valencia è stata vinta dal keniano Kibiwott Kandie, il quale si è imposto con un tempo di 57:40. Un risultato che sfiora il record mondiale di nove secondi. Per il corridore africano è il secondo successo consecutivo. Dietro di lui, gli etiopi Yomif Kejelcha, Hagos Gebrhiwet e Selemon Barega. Al quinto posto, c’è l’ultimo vincitore del titolo mondiale, ovvero il keniano Sabastian Sawe con un tempo di 58:29. Il Kenya domina anche nella classsifica femminile: Margaret Chelimo Kipkemboi è prima in 1h04:46: dietro di lei Irine Cheptai (1h04:53) e Janet Chepngetich (1h05:15). Dopo questa doverosa quanto rapida panoramica sui piazzamenti dell’ultima mezza maratona di Valencia, approfondiamo il risultato più importante per l’atletica leggare italiana: ovvero il tempo di 59:41 siglato da Pietro Riva. Con questo risultato, il corridore azzuro delle Fiamme Oro è il secondo italiano nella storia a scendere sotto l’ora nella mezza maratona. Nella scorsa edizione della medesima competizione, RIva aveva fermato il cronometro a 1h00:30, facendo registrare di conseguenza un netto miglioramento a questo giro. Per soli quindici secondi, Riva non ha raggiunto il primato nazionale sui 21,097 km di Yeman Crippa (59:26) conquistato nel febbraio del 2022 a Napoli. Oltre alla soddisfazione per questo traguardo notevole, Riva – ventisei anni, allenato dall’olimpionico Stefano Baldini – può riscattare un’estate segnata dall’infortunio, dalla lesione alla fascia plantare sinistra.
“Mi aspettavo di andare forte e speravo di correre in meno di un’ora, ma forse non pensavo di poter scendere sotto quel muro di così tanto.”
Queste sono le prime parole di RIva a ridosso della competizione di Valencia riportate dal sito ufficiale della Federazione Italiana di Atletica Leggera.
Riva ha poi proseguito condividendo la soddisfazione per il risultato ottenuto: “Sono davvero contento anche per come ho gestito la gara, soprattutto tra il decimo e il quindicesimo chilometro dopo un avvio molto rapido, riuscendo spesso a tenere alto il ritmo nel gruppo in cui mi sono trovato. Alla fine ho stretto i denti, con in mente l’obiettivo da raggiungere.” Il corridore poi è tornato ad analizzare la situazione legata al suo infortunio:
“Se lo stop per infortunio mi ha fatto rinunciare alle gare estive, potrebbe avermi aiutato a riposare un po’ e quindi a riprendere la giusta condizione, dopo la scorsa stagione che era stata particolarmente lunga. Credo anche di aver cambiato atteggiamento negli allenamenti, che affronto in modo meno aggressivo e più parsimonioso, arrivando meno stanco alle gare e nelle ultime uscite mi sono espresso al massimo.”
Ma questo importante risultato non semvra appagare Riva, il quale pensa già ai prossimi impegni agonistici: “Ora qualche giorno di vacanza, poi inizierò a lavorare per il 2024 puntando agli Europei di Roma, probabilmente sulla mezza maratona, e con il sogno di potermi qualificare per le Olimpiadi sui 10.000 metri. Ci sarà da costruire il ranking e da migliorare sulle distanze più brevi”.
Il record di Pietro RIve e gli ultimi successi dell’atletica italiana
La notizia dell’importante risultato ottenuto da Pietro Riva alla mezza maratona di Valencia giunge a ridosso della vittoria di Mattia Furlani ai Golden Tracks assegnati dall’ European Athletics. Furlani ha vinto infatti il “Men’s Rising Star 2023”, il premio assegnato al miglior atleta europeo emergente dell’anno. Mattia Furlani può fregiarsi anche di aver battuto due altri fuoriclasse dell’Atletica, ovvero il quattrocentista norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen, campione europeo U23 piazzatosi sesto ai Mondiali e Niels Laros, mezzofondista dall’Olanda autore della doppietta 1500-5000 agli Europei U20. La vittoria è stata decisa dai voti espressi dal pubblico sui profili social EA, dalle Federazioni, dai media e da un gruppo esperti. L’Italia vince questo importante premio per la seconda volta, dopo il successo di Andrew Howe nella prima edizione datata 2007.