Grazie al taglio del cuneo contributivo e alla nuova Irpef del 2024, aumenteranno gli stipendi dei lavoratori alle dipendenze del settore privato e del pubblico impiego. Le misure rientrano nelle misure messe in campo dalla legge di Bilancio 2024, in parte connesse al bonus contributivo del 6% del 7% già in vigore nella seconda parte del 2023 per effetto dei tagli del decreto legge “Lavoro” del 1° maggio scorso, e in parte per quanto prevede la legge delega di riforma fiscale che abbassa da quattro a tre il numero delle aliquote Irpef per il prossimo anno.

Le due misure, che si integreranno nel 2024, consentiranno di ottenere un aumento del reddito fino a 111 euro mensili. Il maggior vantaggio si concentrerà sui lavoratori alle dipendenze che guadagnano tra i 1.900 e i 2.700 euro lordi al mese, i quali beneficeranno anche di 20 euro al mese di minore imposizione fiscale per il riordino delle aliquote Irpef.

Taglio cuneo contributivo e nuova Irpef: ecco di quanto aumentano gli stipendi

Due misure saranno a disposizione dei lavoratori alle dipendenze nel prossimo anno per aumentare gli stipendi. Nelle buste paga del 2024, infatti, rientreranno sia il taglio del cuneo contributivo, già in vigore nella seconda parte del 2023 con bonus sui contributi dovuti dai dipendenti del 6% e del 7%, che la riduzione delle aliquote Irpef della riforma fiscale. Per effetto di quest’ultima novità, nel prossimo anno i lavoratori che guadagnano tra i 15.001 e i 28.000 euro avranno due punti di sconto sull’Irpef dovuta, che passerà dal 25% al 23%. Sconti sono previsti anche al di sopra dei 28.000 euro di reddito, con un risparmio fisso di 20 euro mensili.

Il taglio del cuneo contributivo, che dovrebbe trovare conferma nel 2024 nella misura già applicata nel 2023, consente ai lavoratori che guadagnano fino a 1.923 euro lordi al mese di applicare uno sconto di 7 punti percentuali sui contributi a proprio carico, pari al 9,19%. Grazie allo sconto, ai lavoratori dipendenti spetta di pagare il 2,19% dei contributi, mentre per quelli con redditi mensili da 1.923 a 2.692 euro lordi al mese lo sconto è del 6% (3,19% anziché 9,19%). Ciò determina un aumento dello stipendio netto mensile crescente al crescere della retribuzione e all’avvicinarsi dei due tetti di reddito, quello di 25mila euro e quello di 35mila euro.

Cuneo contributivo Irpef stipendi, simulazioni delle buste paga 2024

Con le due misure, chi guadagna 750 euro al mese al lordo, avrà un taglio del cuneo contributivo di 7 punti percentuali di 40 euro e un aumento per la nuova Irpef di 6 euro, per un totale di 46 euro mensili. A 1.000 euro di stipendio lordo, l’aumento in busta paga per il taglio dei contributi è di 54 euro ai quali si aggiungono 6 euro di riforma fiscale.

Chi guadagna 1.500 euro al mese, ha un taglio del cuneo di 69 euro e 6 euro di risparmio Irpef al mese, mentre a 1.923 euro lordi al mese, limite per l’applicazione del 7% del taglio dei contributi, il risparmio è di 89 euro più 15 di riforma fiscale, per un totale di 103 euro.

A chi conviene di più la riforma fiscale?

Il maggior risparmio si ha soprattutto in corrispondenza di redditi intorno ai 2mila euro. Se si guadagnano 2.250 euro lordi al mese, il taglio dei contributi è di 99 euro e quello dell’Irpef è di 20 euro. A 2.692 euro lordi al mese, il bonus contributivo è di 91 euro più quello dell’Irpef di 20 euro, per un totale di 111 euro. Al di sopra di questa soglia di reddito lordo, non si applica il taglio del cuneo contributivo e l’aumento dello stipendio è calcolato, unicamente, nella riduzione dell’Irpef da versare che è di 20 euro al mese.