Questa mattina un aereo israeliano ha colpito un complesso sotto la moschea di Jenin della Cisgiordania.
Secondo i militari la moschea è stata utillizzata dai terroristi per organizzare attacchi, i medici palestinesi confermano attualmente la morte di una sola persona.
Israele, bombardata la Moschea di Jenin: è il secondo attacco in Cisgiordania
Questo non è il primo attacco israeliano in Cisgiordania, ma il secondo, ed in seguito all’attacco mortale del 7 ottobre da parte dei terroristi di Gaza, la violenza gli episodi di violenza sono notevolmente aumentati.
Israele riporta che il complesso sotto la moschea di al-Ansar, nel campo profughi di Jenin, apparteneva ad agenti di Hamas e della Jihad islamica palestinese responsabili degli attacchi degli ultimi mesi.
“Recentemente sono state ricevute informazioni che indicavano che i terroristi, [che] erano stati neutralizzati, stavano organizzando un imminente attacco terroristico”
Il campo profughi di Jenin è una roccaforte terroristica palestinese, è stato al centro di un’importante operazione militare israeliana all’inizio di quest’anno.
I filmati sui social media, che mostravano la scena dell’attacco aereo, mostravano un buco in uno dei muri esterni della moschea, circondato da detriti.
Si vedono diverse dozzine di palestinesi valutare i danni, mentre le sirene delle ambulanze suonano in sottofondo.
Attacco aereo in campo profughi a Tulkarem
Giovedì l’esercito israeliano ha effettuato un raid e un attacco aereo nel campo profughi vicino alla città di Tulkarem.
A detta dell’esercito, l’obiettivo del raid era catturare i sospetti e confiscargli le armi e il totale dei morti è di circa 12 persone.
Dopo la furia di Hamas del 7 ottobre, che ha comportato due settimane di letali bombardamenti israeliani su Gaza, almeno 84 palestinesi in Cisgiordania sono stati uccisi in scontri con le forze israeliane, dicono funzionari palestinesi.
Il Papa chiede la fine della Guerra e che gli ostaggi vengano liberati
Durante l’Angelus di oggi, il Papa ha invitato le fazioni all’arrivo di aiuti umanitari e che vengano liberati gli ostaggi.
Ha inoltre sottolineato che la guerra è una sconfitta, indipendentemente da quale sia ed è la distruzione della fraternità umana.
Il Pontefice ha inoltre mostrato preoccupazione e supporto a tutte i feriti, alla persone che soffrono in questo momento e ai loro familiari e si è detto addolorato per il bombardamento dell’ospedale anglicano e della parrocchia greco-ortodossa colpita negli ultimi giorni.
L’attuale bilancio dei morti a Gaza
Al momento si si stimano circa 4651 morti e 14mila feriti, Israele è stato accusato di aver commesso crimini di guerra e genocidio dal membro politico di Hamas, Izzat-al-Rishq.
”Questi crimini sono perpetrati con il sostegno e la partecipazione dell’amministrazione americana e di alcuni paesi occidentali che danno all’entità sionista copertura e il via libera per commettere altri crimini e massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza”
I rappresentati delle Chiese di Gerusalemme: non lasceremo la Striscia
I capi delle chiese di Gerusalemme hanno condannato gli attacchi aerei israeliani alla chiesa di San Porfirio e non lasceranno in alcun modo la Striscia di Gaza.
Nella dichiarazione, i capi delle chiese hanno confermato che nonostante la devastazione causata alle loro ed altre istituzioni sociali, religiose e umanitarie, resteranno ugualmente sul territorio e offriranno assistenza, sostegno e rifugio a tutte quelle persone che ne hanno un bisogno disperato.
I patriarchi aggiungono inoltre che non abbandoneranno mai la missione cristiana, perché non c’è alcun posto sicuro oltre il loro dove gli innocenti possano rivolgersi.
Erdogan: “Israele deve fermare le operazioni a Gaza, è omicidio”
Recep Tayyip Erdogan ha rilasciato una dichiarazione in merito all’attuale situazione a Gaza e sulle operazioni israeliane su Gaza, che continuano a proseguire incessantemente.
“Israele, invece di correggere i propri errori e agire con la saggezza di uno Stato, si sta comportando come un’organizzazione, spesso incitata da attori esterni alla regione”
80 persone uccise nella notte ad Israele
Le attuali vittime dei bombardamenti israeliani sono circa 80, i bombardamenti sono avvenuti nella città di Rafah nel sud e le nuvole di fumo si sono estese talmente tanto da arrivare fino a Gaza City nel nord.
Rafah si trova a 30 chilometri a sud di Gaza, sul confine con l’Egitto (valico di Rafah).
Ucciso il vicecapo dell’artiglieria di Hamas
È stato ucciso dall’esercito israeliano il capo dell’artiglieria di Hamas a Gaza, Muhamad Qatmash, per essere stato il responsabile delle operazioni nella Brigata Centrale.
“Ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nella esecuzione del fuoco verso Israele”.
Inoltre, l’esercito prosegue colpendo gli obiettivi di Hamas da questa mattina.