Sul pagamento dell’Assegno unico dell’Inps relativo al mese di novembre 2023, è necessario prestare attenzione ad essere in regola sulla comunicazione dell’Indice della situazione economica equivalente (Isee). Le famiglie che non avranno effettuato la comunicazione nei tempi giusti, infatti, si vedranno ridurre l’indennità mensile per i figli al minimo, corrispondente a poco più di 54 euro.

L’Istituto di previdenza, in realtà, ha concesso del tempo alle famiglie per effettuare gli adempimenti richiesti rispetto alla comunicazione pubblicata nello scorso mese di agosto (nota numero 2913 dell’8 agosto 2023). Nella gestione delle domande per la presentazione dell’attestazione Isee, eventuali omissioni e difformità possono essere sanati entro il mese di novembre. Diversamente, gli importi spettanti verranno pagati dall’Istituto di previdenza al minimo.

Pagamento Assegno unico Inps novembre 2023: chi non ha aggiornato Isee avrà il minimo

Dal prossimo mese di novembre l’Inps pagherà l’Assegno unico per i figli all’importo minimo (poco più di 54 euro) nel caso in cui l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) si presenti difforme oppure omesso. L’Istituto di previdenza ha dato maggior tempo per provvedere alla messa in regola con le comunicazioni da produrre ai fini dell’indennità universale per i figli. In una prima circolare del 1° agosto scorso, l’Istituto di previdenza aveva fissato quale scadenza la rata del mese di settembre 2023. Entro tale mese, le famiglie beneficiare avrebbero dovuto regolarizzare il Documento unico sostitutivo (Dsu) necessario al calcolo aggiornato dell’Isee.

Con la successiva nota numero 2913 dell’8 agosto 2023, l’Inps ha concesso maggiore tempo per mettersi in regola, fissando al prossimo mese di novembre il termine per non vedersi ridurre l’Assegno unico per i figli.

Pagamento Assegno unico novembre 2023, come presentare domanda Isee?

I chiarimenti cui fa riferimento l’Inps ai fini dell’aggiornamento dell’attestazione Isee per il pagamento dell’Assegno unico per i figli riguardano dichiarazioni difformi o omissioni. In particolare, i dati sui quali prestare attenzione sono quelli del patrimonio mobiliare e le informazioni relative ai dati sui redditi comunicati con autodichiarazione.

Nel caso in cui le famiglie beneficiarie dell’Assegno universale per i figli non provvedano alle variazioni richieste, già dal pagamento di novembre avranno l’indennità ridotta al minimo. Tuttavia, la regolarizzazione può avvenire entro il periodo di pagamento e, in ogni modo, entro il 31 dicembre 2023. Nel caso in cui si provveda entro fine anno si avrà diritto al rimborso della quota non percepita rispetto al minimo. Se l’aggiornamento dovesse avvenire dopo il 31 dicembre 2023, la famiglia non avrebbe diritto al rimborso.

Date di pagamento Inps di ottobre 2023

Nel frattempo, sono note le date di pagamento dell’Assegno unico per i figli di ottobre 2023. I giorni di accredito sono stati martedì scorso, 17 ottobre, mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre. Hanno ricevuto l’assegno le famiglie che avevano già beneficiato della prestazione dell’Istituto di previdenza nei mesi scorsi. Nel caso di variazioni dell’importo, oppure per le domande presentate nello scorso mese di settembre o per conguagli spettanti, il pagamento avviene nell’ultima settimana di ottobre.

A partire dal 27 ottobre prossimo, invece, i percettori del Reddito di cittadinanza riceveranno l’accredito dell’Assegno unico per i figli sulla carta di Poste Italiane dove avviene normalmente la fruizione dell’indennità.

Naturalmente, il pagamento del Reddito di cittadinanza avviene a favore delle famiglie che abbiano soggetti non occupabili al loro interno, ovvero minori, ultra 60enne e disabili. Queste famiglie non hanno ricevuto l’interruzione dell’erogazione del Reddito di cittadinanza come è avvenuto, invece, ai soggetti occupabili, di età compresa tra i 18 e i 59 anni.

Come consultare l’avvenuto accredito?

Per controllare l’accredito dell’Assegno unico per figli è necessario consultare il “Fascicolo previdenziale del cittadino” presente sul portale dell’Istituto di previdenza. Una volta effettuato l’accesso, è necessario entrare nella sezione “Prestazioni” e, successivamente, in “Pagamenti”, selezionando l’anno 2023.